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IGNORED

DESIDERIO NUMISMATICO


dabbene

Risposte migliori

Penso che ogni tanto si debba anche ritornare su discussioni fatte tempo fa, se ci sono di mezzo due o tre anni la visuale può essere molto diversa, possono esserci nuovi utenti o possiamo avere dei riscontri diversi completamente.

Recentemente è apparsa " Qual'è " che sostituisce " La moneta più bella " che feci tempo fa, il periodo ferragostano certo non aiuta, ma mi sembra già di poter dire che tra le due discussioni sopra citate ci siano delle grandi differenze, che se vorrete potremo anche vedere insieme.

Ora " Desiderio numismatico " che sostituisce il sogno numismatico che feci tempo fa, anche in quel caso ci fu un indirizzo preciso e forte su cosa voleva l'appassionato di numismatica.

Desiderio, sogno, è un qualche cosa che vorreste nella numismatica che oggi non c'è, e magari rimarrà solo un sogno, non si realizzerà mai ; vorrei che ci fosse possibilmente una risposta da parte dei giovani che sono il nostro futuro e che la risposta non fosse vorrei una bella moneta d'oro, questa la vorremmo tutti.

Una risposta su mancanza di iniziative, eventi, libri, periodici, circoli, musei, catalogazione di monete non fatte nelle nostre strutture, digitalizzazione di contributi, esposizione di monete nei musei,leggi migliori e più chiare per la nostra numismatica,aste,perizie,tanti possono essere i sogni nel cassetto, grandi o piccoli che siano, facili o difficili da raggiungere, tutti ne abbiamo.

Ne ho anch'io ovviamente, forse alcuni potrebbero avere luce, altri penso proprio di no, ma d'altronde a ferragosto si può prendersi una pausa e sognare, sognare non costa nulla...

P.S. La discussione credo sia di quelle in cui tutti possono partecipare dall'esperto, a chi inizia coi primi passi nella numismatica, vediamo se ne esce qualcosa di nuovo a distanza di tempo.

Nel frattempo auguro buon ferragosto a tutti in particolare a chi è solo o a chi si sente solo, d'altronde quante volte abbiamo detto che il numismatico è sognatore e solitario ? Forse lo siamo un pò tutti.....

Mario

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Non è la prima volta che rispondo a questa domanda, e la risposta è sempre ...la stessa, per me la più bella e la più desiderata é:

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Mi sembra d'aver capito che il "sogno" non sia "la moneta" che vorrei in collezione........

ma piuttosto un desiderio "numismatico";

bene, il mio è molto molto, molto, molto utopico, però sognare non costa nulla:

mi piacerebbe che TUTTE le monete presenti nelle raccolte pubbliche ( musei nazionali, regionali, cittadini.....) fossero fotografate e inserite in rete per il pubblico godimento......

forse è il desiderio più irrealizzabile in questa nostra Italia.... pazienza.

Buona setata

TIBERIVS

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Si, non la moneta che vorreste, un desiderio anche utopistico, forse ma non si può mai dire come quello di Tiberius, un sogno è poi un sogno, un sogno per la numismatica italiana di oggi, sopra ne ho elemcati alcuni, ma chissà quanti potrebbero essercene.....,ognuno ne ha sicuramente anche più di uno.

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Escludendo la/le monete che vorrei un sacco avere (dove non mi accontento di poco) mi accontento di meno: vorrei che l'intera collezione delle monete genovesi della Fondazione Banca Carige fosse sempre esposta come fosse un museo, e visto che è un sogno magari anche a entrata gratuita :)

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Io sono molto modesto ma non posso dire di avere un "sogno" su tutte,ne ho diversi. Uno dei primi è quello di avere fra le dita un 30 Tari 1791 possibilmente nella piu alta conservazione.Poi gli ori di grande modulo Ferdinando II e per finire alcune monetine in argento quasi introvabili delle varie zecche Toscane,tipo il 3 Soldi 1835 di Lucca sotto Ludovico di Borbone. Dimenticavo le Ossidionali : il 18,40 Franchi Zara e/o il 10 Franchi 1813 Cattaro da 2 once,quest'ultima in SPL sarebbe appesa al muro dietro il mio letto! :clapping:

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Anche io ne ho tanti di desideri numismatici, forse qualcuno prenderà le mie parole come bestemmie.. tuttavia correrò il rischio:

1:regolamentazione della figura di "perito numismatico", tutelata dalla legge come altre figure professionali. Ciò comporta naturalmente determinati corsi di studi universitari ed esami di stato, albo professionale etc. Tutto ciò sia per tutelare i collezionisti sia per dare dignità a chi fa di questa passione la sua vita.

2: Non vedere più nei catalogh dei pezzi di metallo classificati come monete. E' mia personalissima opinione che le uniche monete, nel senso ontologico del termine, sono quelle destinate alla circolazione.

Tutto il resto (vedi monete proof, commemorative ecc) sono lingotti, medaglie o non so cosa, ma non monete,quindi a parer mio di nessun interesse numismatico.

Non dico queste cose per fare polemica, sia ben chiaro, ma solo per esprimere i miei "desideri" come da richiesta del post.

Gaetano

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Il mio sogno (che sicuramente rimarrà tale) é che lo stato venda a privati collezionisti o commercianti tutte o parte delle innumerevoli monete che possiede, tesori inimmaginabili per quantità e qualità e che giacciono in magazzini o scantinati museali a prendere polvere senza la debita valorizzazione!!

Cristiano

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Condivido Tanino87 ma non è questo il Paese,purtroppo.Forse se abitavano in Svezia,Norvegia,Finlandia,Lussembergo,Olanda,Gran Bretagna,qualcosa si poteva fare ma se in un Paese non si riesce a tenere in modo decente e corretto le migliori opere d'arte e beni archelogi,lasciandoli in scantinati o all'intemperie.......La cultura vera è sempre stata per pochi,ed allora il privato si deve arrangiare da solo sia in poverta che in richezza. Dopo 50nni mi è rimasto solo un forte mal di stomaco!

Parlo per esperienza personale e di famiglia,mia madre anni fa ha lavorato nel Museo Romano all'EUR Roma. Espongono le copie delle monete e di altre reperti e quelli veri sono chiusi in depositi che aspettano un restauro o una collocazione.

E' più facile che si avverino i miei desideri di monete che accadda una sola cosa di quelle elencate sopra.

Modificato da favaldar
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eh... io non saprei cosa dire.

ma in questo momento, che mi sono avvicinato alle zecche italiane, soprattutto quella di cremona, piacerebbe riuscire a dare una giusta catalogazione alle monete delle sua zecca, da poterla renderla più "famosa" visto che ora come ora è quasi all'oscuro del 70 % degli utenti del forum.

si potrebbe fare tutto ciò comprando varianti e non, pezzi rari, averli fra le mani, dei R5 introvabili, e magari dopo mesi se non anni di studi, poter creare un catalogo per lamoneta.it e perchè no, scrivere un libro...

ah, e dopo la zecca di cremona, piacerebbe poter collezionare

-mantova,parma,ferrara,brescia,modena,piacenza,bergamo, ecc :D

ma ora sono solo all'inizio di un lungo percorso, potrò diventare uno dei maggior rappresentanti della numismatica italiana, oppure smettere di collezionare monete dopo poco tempo...

è questo il bello della numismatica... non sai mai cosa potrebbe accaderti

vi saluto, stefano

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Facciamo finta che siamo davanti al genio della numismatica quindi 3 desideri

1) deriderei avere piú tempo da poter dedicare allo studio della numismatica.

2) libri di numismatica come dei romanzi ( tipo Valerio Massimo Manfredi )

3) un database con tutte le monete esistenti (a che ci siamo in fdc ) con libero accesso e libero utilizzo

Modificato da fabione191
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Qualche prima considerazione, anche se il periodo estivo non aiuta ad avere risposte sufficienti, credo che comunque delle risposte interessanti e significative ci siano state.

Un excursus nel tempo, più di due anni fa le risposte furono abbastanza numerose,ci fu un chiaro indirizzo, gli utenti avevano fame di vedere esposte le monete dei Musei Pubblici o delle Civiche Raccolte, fu quasi un plebiscito.

Ora il tema ritorna sempre, in più si affianca la possibilità congiunta o disgiunta che siano fotografate, catalogate e digitalizzate, messe in rete.

Effettivamente sono le due possibilità fattibili, anche se personalmente ritengo sempre che l'occhio voglia la sua parte e vederle anche in una vetrinetta sia sempre appagante, magari anche soltanto in mostre temporanee o solo alcune a tematiche specifiche.

Interessante è anche la risposta di vedere dal vivo le monete di Banca Carige,anche la famosa e importante Collezione Verri di Milano è di proprietà della Banca Intesa-S.Paolo,però qui siamo più avanti perchè sono state pubblicate entrambe, la Verri col bellissimo libro dei Crippa ed è anche digitalizzata.

Cio' non toglie che potrebbe anche accadere di vederle esposte, le Banche a volte anche per immagine lo fanno, vedi la Popolare di Vicenza con la collezione completa di oselle veneziane a Vicenza a Palazzo Thiene.

Per Intesa-S.Paolo a Milano non lo escuderei per nulla che questo possa capitare,il gruppo bancario ha acquistato un quadrilatero immobiliare molto esteso da non molto attiguo a Piazza della Scala e qui sono già in mostra i capolavori pittorici del gruppo,quindi perchè escludere che un gioiello del gruppo possa venire mostrato ?

Due parole sull'altra discussione " Qual'è ", anche qui il periodo estivo non ha aiutato,quando feci "la moneta più bella ",la discussione continuò per mesi,ci fu una gara a postare le proprie monete, alcune veramente importanti, di ogni epoca e periodo, qui per il momento vedo dei bellissimi Vittorio Emanuele III e poco altro,probabilmente in questo caso,ma aspettiamo a vedere tra un pò,il tempo ha lasciato il segno, le condizioni sono cambiate,più di due anni probabilmente hanno inciso anche su di noi e su questo credo, ma in realtà lo sappiamo,si possano fare eventualmente delle riflessioni.

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Un desiderio numismatico???....dunque vediamo.......ne ho 2

1-una visione più reale e univoca delle conservazioni da parte degli esperti di settore

2-finire veIII anche senza ori mi andrebbe bene(e senza scudo dell'01)

chiedo troppo? :rofl: :rofl: :rofl:

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“Il sogno è come un ala di farfalla che se la stringi un poco tra le dita perde l’incanto di ogni suo colore”… e così abbiamo fatto felice anche Giovanna cui piace la poesia.

Siamo realisti, a parte le banche e le istituzioni private che non godono dei benefici afflussi economici dello Stato, tutto ciò che è pubblico ha un costo che già adesso non siamo più in grado di sostenere, le attuali scarse risorse produttive non lo consentono più.

Le grandi aziende della seconda metà del secolo scorso non hanno cessato la loro attività o sono state nazionalizzate o vendute sia pure a paesi europei (dall’anno 2000) o sono state costrette, per la loro sopravvivenza, a migrare verso altri lidi; la piccola e media impresa sta sopportando una tassazione elevatissima, (è di qualche giorno fa il raggiungimento, in questo settore, del poco invidiabile primato mondiale) non più sopportabile nel lungo periodo, la falcidia è sotto gli occhi di tutti e nell’attuale stiamo dando “spallate” non da poco a quel che di attività produttiva ancora è rimasto nel nostro paese.

Mi chiedo come sia stato possibile non rendersi conto del potere inquinante che avrebbe portato una grande acciaieria ad un sito tra i più belli ed incontaminati del nostro meridione…I greci giunsero proprio lì e la colonna dorica, o quel che resta, ne testimonia lo sbarco molti secoli fa; solo ora ci rendiamo conto di questo? Dov’erano allora le istituzioni? Dove sono adesso? Lasciamo perdere e torniamo al nostro filo conduttore: Mario non ci sono più denari per alimentare il corpo… dove andiamo a trovarli quelli che servono per l’anima?

Catalogare , fotografare, mettere a disposizione di tutti…la conoscenza ha un costo, impiega risorse umane che già sono sovrabbondanti da mantenere per le svuotate casse dello Stato; a parte le capacità oggettive non è possibile stornare il personale dalla scorta dei nostri politici per metterlo a disposizione dei musei.

Hai fatto cenno nel presentare questa tua nuova “discussione” alla solitudine e questo termine, come nelle monete ha il suo revescio: “O beata solitudo, o sola beatitudo” si legge all’ingresso dei conventi cistercensi, non resta quindi altra via se non quella della operatività silenziosa e questa via passa anche attraverso “la moneta” che ha reso fluibili tante nozioni, prima non o scarsamente disponibili, sulla numismatica; molte conoscenze sono state aggiunte, la platea si è allargata…continuiamo su questa strada che ha l’idea d’esser quella giusta, magari organizzandoci un pochino meglio.

Si può, lo abbiamo fatto con le nostre abitazioni per esempio, agli aumenti spropositati del costo dell’energia abbiamo risposto con il solare (Acqua calda, luce e forza motrice) la centrale termonucleare che brilla nel cielo e che non inquina ce lo consente come ci ricoradano certi antoniniani del periodo dell’anarchia militare con il loro “Soli invicto comites” Alle lievitazioni di costo di quel bene primario che è l’acqua abbiamo imparato a raccoglire singolarmente quella che Giove ci manda dal cielo ed utilizzarla, se non proprio per uso potabile, almeno per scopi antropomorfici… e senza troppo sognare contentiamoci questa nostra realtà anche se può apparirci, nel suo insieme misera: ad maiora, o meglio: Buona moneta a tutti come dice Rorei 36, è carino, m’è piaciuto e se altri già non l’anno fatto lo prpongo come saluto ufficiale del Forum; buon ferragosto a tutti da Cesare Augusto

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Ecco, io stavo volando con sogni irrealizzabili e Cesare Augusto mi ha riportato per terra ...

Allora mi ridimensiono e il mio desiderio numismatico ...diventano tre:

a) leggere presto un libro di approfondimento sulla monetazione genovese;

b) continuare a leggere su questo forum interventi sempre più approfonditi su numismatica e storia, senza volare troppo con la fantasia, come quest'ultimo;

c) che i "grandi" numismatici pensatori e scrittori del forum ....non ci lascino ....

Grazie e "Buona Moneta" a tutti ...

PS Spero fortemente che questo augurio sia l'eccezione alla regola definita dalla legge di Gresham: "La moneta cattiva scaccia quella buona"

Modificato da dizzeta
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Desideri numismatici (probabilmente irrealizzabili):

- chiarezza normativa, in modo che si sappia senza dubbi, paure, incertezze ciò che è possibile collezionare alla luce del sole e cosa no;

-collaborazione funzionale e duratura fra i collezionisti e lo stato (per catalogazioni, esposizioni temporanee o permanenti di monete o collezioni di proprietà di privati, convegni, altro.....), in modo che i primi non vengano considerati più come solo come possibili ricettatori e lo stato quale "tarpatore delle nostre ali numismatiche" (mi si passi l'ardita affermazione); lo so che la mia è una forzatura: non sempre, per fortuna, collezionista equivale a ricettatore e stato = oppressore;

- restauro, studio e pubblicazione di tutte le nostre raccolte pubbliche, finanziato anche con quegli oggetti/monete che, una volta censiti, studiati e fotografati, gli organi dello stato giudichino superflui da tenere, in quanto non rari, ripetitivi e di qualità inferiore a quella degli oggetti/monete esposte nei musei. Specifico: qui non si proporrebbe di vendere il solito Colosseo la Fontana di Trevi, o i Bronzi di Riace e nemmeno il medaglione aureo di Teodorico, ma cose giudicate assolutamente minori. Già le monete sono di per sé stesse oggetti di arte minore. Mi riferirei in più a quelle ritenute di importanza secondaria dagli organi dello stato, ma che farebbero, ne sono certo, la felicità della maggior parte dei collezionisti. La vendita andrebbe ovviamente fatta attraverso apposite aste pubbliche, con il coinvolgimento di case d'asta e operatori commerciali nostrani.

Utopia.... :(

Modificato da aemilianus253
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Saluti e buon ferragosto a tutti, due altri bei post, uno realista e uno che lascia intravedere la sensibilità innata dell'utente ; è vero quello che dice Cesare Augusto, oggi i soggetti maggiormente interessati possono essere Banche o Fondazioni, d'altronde la moneta è troppo vicina come argomento alle istituzioni bancarie per snobbarla completamente, ci sono Banche anche non grandi, ne cito una ad esempio il Creval che è sensibile e sempre interessata a progetti culturali validi e credibili,che interessino l'identità e il territorio, ma ce sono anche altre nonostante la crisi del momento.Lo stato non ha risorse, non ha mezzi, non ha personale è un refrain che sento da sempre, anche nei momenti migliori lo sentivo,è vero ma non vorrei che fosse anche un pò una scusante.Io cito sempre scusatemi un esempio virtuoso, ad Ozieri, provincia di Sassari, due sole persone, la direttrice e un collaboratrice espongono ogni anno 365 monete nuove del territorio ; dicono sempre, noi siamo lente schernendosi, ne cataloghiamo una al giorno, sono 365 e ogni anno ne proponiamo altre 365, così l'anno prossimo ne vedrà delle altreNon sono superman queste due donne, sono solo due brave e oneste lavoratrici dello stato, fanno solo il loro dovere con passione e idee, sono propositive e costanti.Prendiamo invece Milano, circa 160.000 monete negli scantinati delle Civiche Conservatorie, solo 9 monete esposte in questa città al Museo Archeologico di Corso Magenta ; allora le monete ci sono, forse troppe direi,gli spazi pure l'intero piano terra del Museo Archelogico è solo per mostre temporanee,ma ci sono altri spazi a Milano, gli sponsor potrebbero non servire, ma basta chiedere e alzano la mano a Milano poi..., vedi sopra, non riusciamo a fare quello che fanno due brave donne in quel di Ozieri ? Basterebbero anche mostre tematiche o esporre una sola collezione di uno dei tantissimi donatori milanesi che ho citato nella discussione sulle Civiche Conservatorie, non serve il numero, basta l'idea,un progetto con un filo conduttore, anche 100 monete bastano per creare una mostra, non riusciamo a catalogare 100 monete ?Queste iniziative anche semplici, ridotte servirebbero come volano per ridare entusiasmo e premiare, promulgare la numismatica in molte città,i tanti appassionati, collezionisti, studiosi, secondo me ci vuole poco, basta volerlo e dico Milano, ma tante altre città italiane lo meriterebbero, alla fine come disse Arslan a Biassono a molti lamonetiani le monete che vedete sono mie, sono tue, sono sue,sono di tutti e queste parole ripeto mi piacerebbe sentirle più spesso.

Modificato da dabbene
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Dimenticavo, Buon Ferragosto a tutti! In particolare, alle tipologie indicate da Mario, che condivido, mi permetto di aggiungere coloro i quali, come il sottoscritto, stanno in questo momento lavorando.

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a) leggere presto un libro di approfondimento sulla monetazione genovese;

io mi accontenterei di questo ....un nuovo libro sulla monetazione genovese in particolare aggiornato sulla datazione dei quartari e primi minuti

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Al Museo Archeologico di Torino siamo piu' fortunati degli amici milanesi, di monete esposte ce ne sono tante anche se quelle che meritano effettivamente un posto al museo si contano sulle dita di una mano. Il problema forse e' anche questo, quando si hanno 160.000 monete (un numero mostruoso!!) serve un'eternita' per catalogarle tutte. Perche' anche volendo fare una mostra su 100 pezzi, occorre in ogni caso una selezione, non si puo' prendere una manciata a caso ed esporla, non avrebbe senso. La scelta impone uno studio del materiale a disposizione. Avendo anche a Milano due brave e laboriose collaboratrici, al ritmo "ozierese" (che poi si tratta del tempo minimo sindacale per studiare una moneta) servirebbe 109 anni e spicciole per catalogare tutto quel ben di dio, senza contare che nel frattempo se ne aggiungerebbero altre. Insomma, un lavoro che non arriverebbe mai alla fine. Allora forse meglio avere poche monete, ma di alto pregio, esposte ed attendere con pazienza che vengano catalogate anche le altre e che nel frattempo si vadano ad aggiungere pezzi piuttosto che vedere un mucchio di monete comunissime in bassa conservazione tanto per riempire delle bacheche.

Modificato da ramon_fonst
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Di desideri ne avrei tanti... Primo tra tutti una tracciabilitá delle monete pubbliche... Spesso, negli scantinati di musei che possono sembrare anche poco rilevanti, si trovano monete di rarità elevatissima... Nessuno sa che ci sono (spesso nemmeno i conservatori), e queste monete non sono fruibili a chi vorrebbe studiarle.

Vorrei meno burocrazia... Le monete nei musei sono di tutti e, chi vuole, deve poterle vedere.

Per il lato commerciale, poi, io vorrei tanto che sparisse il fattore "investimento" dal mercato... Spesso persone che non hanno mai visto una moneta (soprattutto ultimamente che il business è pubblicizzato di più) comprano monete strapagandole, convinti di avere un guadagno in futuro... I prezzi salgono sempre di più e farsi una collezione è sempre più difficile. Questo limita il collezionismo numismatico e lo studio che gli è inevitabilmente collegato.

Modificato da magdi
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Buon ferragosto a tutti! Il mio desiderio è quello di poter rendere di dominio pubblico tutti i documenti che trattano numismatica. La numismatica non si deve fermare sulla singola moneta ma bisogna vedere la sua storia, molte sono state classificate "tanto per farlo", per dare un nome, ma in realtà in archivi statali, musei, biblioteche ecc. si nascondono manoscritti, pergamene o documenti che potrebbero dare una "vera" identità a moltissime monete.

Vi assicuro che il lavoro ancora da fare è moltissimo, e molte classificazioni andrebbero rivedute!

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Non tanti interventi ma secondo me tutti molto significativi, fatti comunque da utenti che vivono il mondo numismatico, quindi da tenere nella giusta considerazione, il forum è letto sempre più da visitatori,ritengo anche visitatori qualificati ai vari livelli, speriamo che qualche virtuoso lettore tenga presente questi consigli da chi è più funzionale a vario titolo alla numismatica italiana.

Sul fatto di vendere a privati parte di monete ripetitive dello Stato, accennato da Aemilianus sopra, ai tempi feci due discussioni su questo tema, uno addirittura come mio quinto o sesto post,potrebbe essere ragionevole per fare cassa, però poi il ricavato dovrebbe essere utilizzato per la catalogazione ed esposizione degli altri pezzi, di certo è un argomento complesso e credo a oggi poco praticabile e mi è sembrato non riscuotere molti consensi a oggi, anche se formalmente personalmente non sono contrario, l'importante che le monete siano tracciate col nome del detentore e recuperabili per studi o esposizioni ; più che di un proprietario si potrebbe parlare di un detentore disponibile, un custode a disposizione diciamo e questa via potrebbe piacere forse di più.

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Dismettere parti del patrimonio moentario dello stato con lo scopo di finanziare la riqualificazione del resto è un pò il cane che si morde la coda.

Per vendere i pezzi meno siginificativi a livello museale occorre una catalogazione di ciò che è in possesso dei musei, per farlo occorrerebbero i soldi che dovrebbero arrivare dalla vendita delle monete meno interessanti. Ma se non le si cataloga come si fa a conoscere il loro valore storico/economico? allora si dovrebbero vendere "un tanto al kilo", ma allora vi immaginate cosa scoppierebbe sui giornali se in mezzo ad una "carriolata" ci si trovassero pezzi rarissimi?

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Non credo che il problema siano i soldi per gli inventari... Sai quanti giovani ci sarebbero disposti a fare tutto gratuitamente durante l'estate, o magari per pochi euro... È che in un periodo pieno di problemi come questo, le monete passano realmente in secondo piano e gli unici che avrebbero il dovere di occuparsene (direttori di musei, conservatori...) spesso non hanno neanche idea dell'importanza che hanno le raccolte conservate presso di loro... anche perchè, spesso, in questi musei ci sono quadri, monete, statue, oggetti sacri... Magari un direttore che si è laureato in storia dell'arte e non ha dato neanche un esame di numismatica, non da la giusta importanza alle monete...

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