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Risultati per Tag 'Tallero'.
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Francesco I d'Asburgo-Lorena e il Congresso di Vienna, Tallero 1823 C
Dott_20Kreuzer ha aggiunto un nuovo link in Monete Estere
Buon pomeriggio a tutti! Oggi vorrei presentarvi questo Tallero (un po’ circolato…) battuto nel 1823 all’interno della zecca di Praga (C) durante il regno del primo Imperatore d’Austria Francesco I d’Asburgo-Lorena. Prima di descrivere la moneta vorrei, però, soffermarmi su alcuni aspetti storici riguardanti l’Impero Austriaco ai tempi della sconfitta di Napoleone Bonaparte e del Congresso di Vienna. In seguito alla prima grande sconfitta dell’esercito di Napoleone Bonaparte nella Battaglia di Lipsia, le potenze vincitrici più influenti, tra cui annoveriamo l’Impero Russo, l’Impero Austriaco, il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda ed il Regno di Prussia, si trovarono di fronte la necessità di portare una nuova stabilità politica, economica e diplomatica in Europa, continente fortemente segnato e stravolto dalle Campagne Napoleoniche. Per questo motivo, il 1 Novembre 1814, vennero aperti i lavori del Congresso di Vienna: una grande assemblea in cui i rappresentanti di tutte le nazioni europee, riuniti nella capitale dell’Impero Austriaco, decisero di “restaurare” il Vecchio Continente tentando di ripristinare tutti gli Stati e le Corone cancellate dall’avvento della Rivoluzione Francese e dalle mire espansionistiche di Napoleone. Francesco I d’Asburgo-Lorena, ospitando nella capitale del suo Impero questo grande evento politico e diplomatico, riuscì, in buona parte grazie all’astuzia dell’abile Cancelliere e Ministro degli Esteri Klemens von Metternich, a vedersi restituiti svariati territori occupati dai francesi come, per esempio, il Tirolo, la Carinzia, la Carniola ed il Friuli, e ad assumere il titolo di Re del neo-costituito Regno Lombardo-Veneto, entità statale nata dalle ceneri del Regno d’Italia Napoleonico. Con la conclusione, in seguito alla definitiva disfatta di Napoleone Bonaparte a Waterloo, del Congresso di Vienna, il 9 Giugno 1815 l’Europa entrò ufficialmente in piena età della Restaurazione. Tutti questi avvenimenti sono raccontati in maniera tangibile ed esaustiva dal conio che ora vado a presentarvi. La moneta presenta: al dritto, l’effigie laureata del sovrano circondata dalle iscrizioni latine FRANCISCVS I D G AVSTRIAE IMPERATOR, Francesco I Per Grazia di Dio Imperatore d’Austria, sotto l’effigie il marchio di zecca C; al rovescio, l’aquila imperiale coronata brandente globo, scettro e spada caricata dello scudetto degli Asburgo-Lorena circondata dalle iscrizioni HVN BOH LOMB ET VEN GAL LOD IL REX A A, Re d’Ungheria, Boemia, Galizia, Lodomiria, Illiria, Lombardia e Venezia, Arciduca d’Austria accompagnate dal millesimo 1823. E’ molto interessante notare come, tentando di ritornare all’ Antico Regime, venga abbandonato in questo e molti altri conii asburgici l’idioma tedesco nelle legende dei conii (usato nei pezzi “di emergenza” da 15 e 30 Kreutzer del 1807) in favore della più austera e regale lingua latina. Inoltre, l’aggiunta delle sigle “LOMB ET VEN” al rovescio del Tallero, fa risaltare il nuovo titolo regale dell’Imperatore Francesco I. Dati ponderali: peso 28,06 grammi, diametro 41 millimetri. Contorno: IVSTITIA REGNORVM FVNDAMENTVM, motto del sovrano Francesco I d’Asburgo-Lorena come Imperatore d’Austria.-
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Paesi Bassi Austriaci: Storia e Quarto di Kronenthaler 1795 - C
Dott_20Kreuzer ha aggiunto un nuovo link in Zecche Straniere
Buon pomeriggio a tutti! Oggi, sfruttando questo Quarto di Kronenthaler coniato nel 1795 all’interno della Zecca di Praga (C) durante il regno del Sacro Romano Imperatore Francesco II d’Asburgo-Lorena, vorrei parlare della Storia dei Paesi Bassi Austriaci, possedimento asburgico per il quale vennero coniati in varie zecche dell’Impero (tra cui Milano) numerosi esemplari di Kronenthaler. Nel 1714, in seguito alla Pace di Rastatt siglata dal Re di Francia Luigi XIV di Borbone e dal Sacro Romano Imperatore Carlo VI d’Asburgo in seguito alla Guerra di Successione Spagnola, le porzioni di Paesi Bassi rimaste sotto il controllo di Madrid vennero cedute all’Arciducato d’Austria ed entrarono a far parte dei domini ereditari asburgici. L’iniziativa più ambiziosa del nuovo Sovrano Carlo VI d’Asburgo per i Paesi Bassi Austriaci fu la fondazione, nel 1722, della Compagnia di Ostenda, associazione mercantile creata con l’obiettivo di inserire l'Austria nel commercio con l’India e l’Estremo Oriente: per qualche anno le navi battenti bandiera austro-fiamminga solcarono gli oceani contendendo spazi ai grandi imperi coloniali ma, i vincoli imposti dalla Gran Bretagna e dalle Province Unite per il riconoscimento della Prammatica Sanzione, portarono, nel 1731, allo scioglimento di questa fiorente compagnia commerciale. Durante la Guerra di Successione Austriaca, scoppiata alla morte dell’Imperatore Carlo VI nel 1740, l’esercito francese invase con violenza i Paesi Bassi asburgici, venendo però bloccato dalle armate imperiali guidate da Carlo Alessandro di Lorena, fratello minore del futuro Sacro Romano Imperatore Francesco I Stefano. Durante il lungo governo di Maria Teresa d’Asburgo i Paesi Bassi Austriaci conobbero un periodo di relativa prosperità segnato, nel 1755, dall’introduzione di una nuova moneta: il Kronenthaler che, assieme ai suoi sottomultipli, verrà coniato per molti anni anche durante il regno dei Sovrani Giuseppe II, Leopoldo II e Francesco II. Il quadro politico ed amministrativo mutò durante il regno di Giuseppe II d’Asburgo-Lorena, Sovrano deciso ad imporre un vasto programma di riforme ispirate all’assolutismo illuminato e detto "Giuseppinismo": centralizzazione amministrativa, tolleranza religiosa, soppressione di conventi e abbazie ritenuti “improduttivi” e riduzione dei privilegi delle Province. Tali provvedimenti scossero profondamente la società locale alimentando il malcontento di nobiltà, clero e popolo urbano, molto gelosi dei loro antichi privilegi. La frattura esplose con la Rivoluzione del Brabante tra il 1789 e il 1790: un moto che, seppur di breve durata, ebbe enorme rilievo. Le Province insorte proclamarono l’unità nazionale richiamandosi a un’idea di indipendenza fondata sulle libertà tradizionali ma la rivolta venne repressa in breve tempo in seguito all’invio di alcune truppe da parte del Sacro Romano Imperatore Leopoldo II d’Asburgo-Lorena. Il colpo di grazia all’ormai debole governo asburgico insediato nei Paesi Bassi giunse con l’avanzata delle armate francesi rivoluzionarie: nel 1794 i Paesi Bassi Austriaci furono de facto annessi alla Francia; il Sacro Romano Imperatore Francesco II d’Asburgo-Lorena rinunciò definitivamente ad ogni pretesa su questi territori solo nel 1797 in seguito alla stipulazione del Trattato di Campoformio. Ritornando alla moneta... Questo conio presenta: al dritto, l’effigie laureata del sovrano volta a destra attorniata dalle iscrizioni latine FRANC II D G R I S A GER HIE HVN BOH REX, Francesco II Per Grazia di Dio Imperatore dei Romani Sempre Augusto, Re di Germania, Ungheria e Boemia, sotto all’effigie il marchio di zecca C; al rovescio, viene posta una grande Croce di Borgogna ornata con il collare del Toson d’Oro; ai suoi lati e sopra sono presenti le tre corone arciducali e reali dell’Impero: Austria (in alto), Ungheria (a sinistra) e Boemia (a destra) accompagnate dall’iscrizione latina ARCH AVST DVX BVRG LOTH BRAB COM FLAN, Arciduca d’Austria, Duca di Burgundia, Lorena e Brabante, Conte delle Fiandre e dal millesimo 1795. Dati ponderali: peso 7,36 grammi, diametro 30 millimetri.- 5 commenti
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Giuseppe II d'Asburgo-Lorena: Quarto di Kronenthaler e "Guerra della Marmitta"
Dott_20Kreuzer ha aggiunto un nuovo link in Zecche Straniere
Buonasera a tutti! Quest’oggi vorrei presentarvi un mio Quarto di Tallero delle Corone coniato nel 1788 all’interno della zecca di Vienna (A) durante il regno dell’illuminato sovrano Giuseppe II d’Asburgo-Lorena per i Paesi Bassi Austriaci. La moneta presenta: al dritto, l’effigie laureata del sovrano volta a destra attorniata dalle iscrizioni latine IOSEPH II D G R I S A GER HIE HVN BOH REX, Giuseppe II Per Grazia di Dio Imperatore dei Romani Sempre Augusto, Re di Germania, Ungheria e Boemia, sotto all’effigie il marchio di zecca A; al rovescio, viene posta una grande Croce di Borgogna ornata con il collare del Toson d’Oro; ai suoi lati e sopra sono presenti le tre corone arciducali e reali dell’Impero: Austria (in alto), Ungheria (a sinistra) e Boemia (a destra) accompagnate dall’iscrizione latina ARCH AVST DVX BVRG LOTH BRAB COM FLAN, Arciduca d’Austria, Duca di Burgundia, Lorena e Brabante, Conte delle Fiandre e dal millesimo 1788. Dati ponderali: peso 7,36 grammi, diametro 30 millimetri. Come sempre, prima di parlare ulteriormente della moneta in questione, presento qualche cenno storico-biografico sulla figura di Giuseppe II, un sovrano che viene molto spesso sottovalutato… Nato nel 1741 in piena Guerra di Successione Austriaca, Giuseppe II è il figlio maschio primogenito dell’Arciduchessa d’Austria Maria Teresa d’Asburgo e del consorte Francesco Stefano di Lorena, erede ai troni del Sacro Romano Impero e dei possedimenti asburgici. Viene eletto Sacro Romano Imperatore nel 1765 alla morte del padre Francesco I e,dopo anni di condivisione del trono dei possedimenti asburgici con la madre, diviene unico sovrano nel 1780, anno della dipartita della grande Maria Teresa. La politica di Giuseppe II, passata alla storia come “Giuseppinismo”, viene molto discussa e criticata all’interno della corte viennese a causa della sua grande ostilità nei confronti della Chiesa, storicamente legata alla famiglia Asburgo, e per la stima e l’amicizia nutrita dall’Imperatore nei confronti del re di Prussia Federico II di Hohenzollern, storico nemico del Sacro Romano Impero e della compianta Arciduchessa d’Austria Maria Teresa. Da perfetto sovrano illuminato, Giuseppe II promulga, nell’ambito delle sue “riforme sociali” una serie di decreti imperiali atti a migliorare le condizioni di vita del popolo favorendo l’istituzione di nuove mense, rifugi per gli orfani, scuole pubbliche ed ambulatori dove somministrare i primi rudimentali tipi di vaccino per le malattie all’epoca più comuni. Tra il 1781 e il 1785, Giuseppe II abolisce, almeno formalmente, la servitù della gleba all’interno del Sacro Romano Impero sollevando i contadini dall’obbligo di pagare la decima al clero e ai signori locali: questo comportamento causa lo scontento generale dei nobili e il logoramento dei rapporti diplomatici tra la Chiesa di Roma e Vienna. Nel 1790, dopo essere stato sconfitto in alcune campagne militari da lui tentate, il Sacro Romano Imperatore Giuseppe II muore lasciando l’ordine di far incidere sulla sua lapide la frase “Qui giace Giuseppe II, colui che fallì qualsiasi cosa intraprese”. Gli succede al trono del Sacro Romano Impero il fratello e Granduca di Toscana Pietro Leopoldo, che prenderà il nome di Leopoldo II. Tornando alla moneta… il Kronenthaler, noto anche come Tallero delle Corone o, più popolarmente, come “Crocione”, viene coniato per la prima volta nel 1755 durante il regno dei sovrani Francesco I di Lorena (Sacro Romano Imperatore) e Maria Teresa d’Asburgo (Arciduchessa d’Austria…) e viene destinato alla circolazione interna ai Paesi Bassi Austriaci. Assieme ai sottomultipli da Mezzo e Quarto di Tallero, continua ad essere battuto anche durante i regni di Giuseppe II, Leopoldo II e Francesco II d’Asburgo-Lorena. Vista la grande popolarità acquisita dalla moneta sul suolo europeo, questa viene coniata anche all’interno di altre zecche imperiali come Vienna, Praga... e molte altre (tra le quali si può annoverare anche la zecca italiana di Milano). Uno degli episodi più eclatanti avvenuti sul suolo dei Paesi Bassi Austriaci durante il regno di Giuseppe II d'Asburgo-Lorena è senza dubbio l’evento passato alla Storia come “Guerra della Marmitta”. La vicenda, che si svolse nel 1785, nacque dalle pretese del Sacro Romano Imperatore Giuseppe II nei confronti della Repubblica delle Sette Province Unite: egli rivendicava per i Paesi Bassi Austriaci territori nelle Fiandre e nel Limburgo, diritti commerciali verso le colonie olandesi e, soprattutto, la riapertura della navigazione sul fiume Schelda, chiuso dagli olandesi da oltre un secolo e causa del decadimento commerciale del porto di Anversa. L’intransigenza delle due parti fece temere un conflitto armato, ma la crisi non degenerò mai in una vera guerra. La denominazione beffarda di “Guerra della Marmitta” si deve alla propaganda olandese che volle ridicolizzare l’incidente diplomatico: secondo la versione popolare, l’unico colpo sparato dall’imbarcazione difensiva olandese Dolfjin durante l’intera contesa fu quello che perforò una semplice marmitta di rame posta sul brigantino armato Le Louis che, decorato del vessillo imperiale asburgico, era posto a capo della spedizione militare austriaca composta da altre due piccole imbarcazioni. Fortunatamente, la mediazione di Luigi XVI Re di Francia riuscì a scongiurare lo scontro aperto (il colpo sparato contro il brigantino Le Louis fu visto da Giuseppe II come un grave insulto alla bandiera del Sacro Romano Impero) conducendo al Trattato di Fontainebleau che ristabilì la pace, pur senza soddisfare appieno le ambizioni austriache. L’episodio, apparentemente marginale e quasi “comico” dato che l’unica “vittima” mietuta fu una marmitta di rame austriaca, lasciò tuttavia un segno profondo: da un lato mise in luce i limiti della politica di Giuseppe II d’Asburgo-Lorena, dall’altro alimentò le tensioni interne alle Sette Province Unite, dove la figura dello statolder Guglielmo V, reo di mettere continuamente a rischio di guerra il suo Paese, venne duramente contestata.-
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Tallero per Pisa 1619 - Variante R5
manuelcecca ha aggiunto un nuovo link in Monete Moderne di Zecche Italiane
Il tallero coniato 'per Pisa ' nel 1619 esiste in due varianti principali: data grossa e data piccola. Entrambi piuttosto comuni tra i talleri. Questo esemplare presenta una variante decisamente insolita che lo rende particolare e, almeno per me, anche molto interessante. Il granduca è difatti raffigurato SENZA la croce dei Cavalieri di Santo Stefano. Questo particolare esemplare è stato pubblicato da Andrea Pucci, La monetazione della zecca di Firenze. Cosimo II (2009) p. 74 nr. 57f, che però non fa alcun accenno alla variante. Forse non ha notato la particolaritÀ. Per ora è l'unico tallero di Cosimo II nel quale ho riscontrato questa inattesa variante. qui un esempio di un normale tallero con l'usuale croce. Questo è della stessa data, ma anche nelle altre la croce è -a mia conoscenza- sempre presente -
5 lire tollero Colonia Eritrea color Oro
gabrielepratosanzaro ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Buongiorno a tutti, sono Gabriele, qualche giorno fa, in un sacchetto di monete custodite da mio nonno ho trovato questa curiosa moneta. Si tratta della moneta da 5 lire della colonia eritrea - tallero - Umberto 1 re d Italia- anno 1896 Cecando su internet ho capito che è una moneta molto falsificata. La cosa curiosa però, è che, diversamente dalle altre, è di color oro. Non ho trovato nessun riscontro a riguardo. Qualcuno potrebbe, gentilmente, dirmi se ha un prestigio o è semplicemente un falso? Grazie mille anticipatamente a chiunque voglia rispondere. -
Piccolo Tallero Regno Italia 1918
Utente123 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Identificazione 1/2 tallero ungherese del 1706
NumisVenice ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Salve a tutti, ho un dubbio sull'autenticità di questa moneta. Sul catalogo NGC l'ho trovata facilmente, è un mezzo tallero ungherese del 1706 KM#265.1. L'unica differenza che mi lascia perplesso è quella scritta UP sotto lo stemma. Può essere segno che la moneta è in realtà un falso? Il peso è di 20 grammi ed è d'argento. Grazie a tutti! -
Lexicon Maria Theresien Taler 1780 2a edizione
incuso ha aggiunto un nuovo link in Bibliografia numismatica, riviste e novita' editoriali
Ho ricevuto giusto giusto oggi il Walter Hafner, Lexicon Maria Theresien Taler 1780, 2016 dedicato ai talleri di convenzione 1780 di Maria Teresa. È una seconda edizione che sostituisce il precedente libretto del 1784 Innanzitutto cambia il formato, non più un libretto di 12x20 cm ma un A4 e soprattutto a colori! Migliorate le foto e, un pochetto, le descrizioni. Ai vecchi disegni del precedente si aggiungono foto ingrandite di particolari come il contorno. Però però... i disegnini erano utili e piuttosto intuitivi e di fatto alcune informazioni sono del tutto sparite (ad esempio quella dei 2 puntini nello scudetto).- 9 commenti
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Kreuzer austriaco cerco informazioni su valore
Oscar debiasi ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
ciao a tutti, chi i può aiutare? volevo delle informazioni su questa "moneta"; anche se sembra più una medaglietta che una moneta. Mi piacerebbe sapere se è di interesse e capire di che anni è. (1677 ??). trovata in zone della prima guerra mondiale in trentino; probabilmente appartenuta a qualche soldato. secondo voi è originale o una medaglietta riproduzione? CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: meno di un grammo Diametro: 2,5 cm Metallo Presunto: non saprei GRAZIE MILLE. buona giornata -
Valutazione autenticità e identificazione
Mallo97 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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approfondimento Bastone con Tallero Eritrea Umberto I 1891
favaldar ha aggiunto un nuovo link in Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
Ho lasciato andare questo magnifico Bastone da passeggio con al manico un 5 Lire 1891 Umberto I per la Colonia d'Eritrea. Bello EH? Per me è originale voi che dite? https://auctions.bertolamifinearts.com/en/lot/60649/antique-ivory-mounted-walking-stick-cane-/ -
qualcuno mi sà dire quanto vale ? grazie
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Moneta Umberto I Re D'Italia 1891
Razvanbondrea ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Richiesta identificazione
Giuseppe_97 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Tallero per il Levante
Ainz8285 ha aggiunto un nuovo link in Monete della Serenissima Repubblica di Venezia
Buonasera Per cortesia, avrei bisogno di una valutazione. Secondo voi questa moneta vale oltre le €200,00 per il modo in cui è stata conservata? Grazie in anticipo Eleonora -
approfondimento TELLERO MARIA TERESA - identificazione
Levin ha aggiunto un nuovo link in Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
Ciao a tutti, posseggo questo tallero di Maria Teresa però non riesco a classificarlo con precisione. Mi sembrerebbe un tallero italiano per alcune caratteristiche. A voi come sembra? Che tipo di tallero credete che sia? Grazie a tutti Levin -
5 x Tallero Maria Teresa 1780
antik_numis ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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A questa ci stavo dietro da tantissimo tempo, qualche graffio di conio ma va benissimo così.
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stima Parere Tallero Umberto I 1896
Guido88 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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stima Parere Tallero Umberto I 1896
Guido88 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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autenticita' del tallero di Mirandola 1677
rastan ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
volevo sapere una valutazione di autenticità riguardo questo tallero di Alessandro Pico della Mirandola del 1677. Ha una contromarca a ore 12 del R/ con (mi pare) un S.Giorgio a cavallo, o un semplice cavaliere... Non riesco a capire anzitutto che tipologia di contromarca sia, e poi se la moneta e' autentica, a me cosi' pare, ma sono totalmente ignorante in merito e desidererei avere una informazione da parte di chi ne capisce di piu' -
Valutazione Tallero - 1891 - L.5
Simoneprice ha aggiunto un nuovo link in Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
Salve, sono nuovo sul forum e ho letto di parecchi talleri falsi; vorrei sapere se questo in precisione secondo voi risulta essere autentico o falso. Grazie -
Tallero 1780 - quale versione
Userro ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Buongiorno, ho trovato questo Tallero di Maria Teresa d'Austria e mi piacerebbe identificare di quale variante si tratti, ho guardato sulla pagina dedicata ma non sono riuscito a concludere molto, il diametro è 40mm e dalla seguente guida (http://www.theresia.name/en/svariants.html) mi sembrerebbe corrispondere alla variante con rarità C (ovviamente :\ ) Concordate con me? Metto il link alle immagini ad alta risoluzione così chi volesse aiutarmi potrà apprezzare i minimi dettagli. http://imgur.com/a/7tHN6 Grazie -
Valutazione valore Talle di Maria Teresa
Rori ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
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Tallero Eritrea Umberto I, autentico o autentica patacca?
Oreste ha aggiunto un nuovo link in La piazzetta del numismatico
Buongiorno a tutti, custodisco questo tallero da una vita, qualcuno mi ha detto che potrebbe essere autentico, altri sostengono sia un falso, ed altri ancora che dicono che si tratti di un riconio o di una riproduzione d'epoca... so che un modo di capire se sia originale o meno è pesarlo, ma ancora non l'ho fatto... qualcuno di voi sa aiutarmi? grazie anticipatamente
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