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IGNORED

denunciare la collezione


dux-sab

Risposte migliori

x Stiraeammira:

io mi riferisco al tema della discussione " denuncia della collezione ". detto questo le tue precisazioni sulla dimostrazione di giustificare quanto e come si spende in merito al reddito denunciato e' cosa che a norma di legge il fisco ci impone e alle leggi attuali italiane dobbiamo sottostare e adattarci. ripeto poi che nel caso fosse cosi' cioe' denunciare secondo me al fisco la propria collezione si collega presumibilmente al pagarne conseguenti tasse.

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Ci manca solo la tassa sulle monete da collezione.

Se passa una roba del genere, spedisco tutto all'estero e li lascio divertire con le rogatorie internazionali!!!!!

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A questo punto, se ci riferiamo al redditometro, dovremmo giustificare ogni nostro acquisto se è congruo con il nostro stipendio. La spesa che facciamo, i vestiti che compriamo e tutto il resto. Dovremmo denunciare anche se vinciamo, magari, 100 euro al gratta e vinci. Prima di acquistare una moneta dovremmo farci fare il modello unico dal commercialista. Ma per piacere.

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Ci manca solo la tassa sulle monete da collezione.

Se passa una roba del genere, spedisco tutto all'estero e li lascio divertire con le rogatorie internazionali!!!!!

ahahaaha quoto :)

io tra l' altro non sono lontano dalla svizzera.... li porto a mano al di la del confine :)

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@sixtus78 mi pare, ma magari mi sbaglio, che non venga richiesta la denuncia preventiva di una collezione...cosa che francamente risulterebbe per il numero di monete comprate e vendute francamente titanico il solo tenerne registro.....viene richiesta "solamente" e solo nel caso di un controllo fiscale che il contribuente "giustifichi" con i normali mezzi già esistenti (movimenti bancari, risparmi, fatture ecc ecc.) che, appunto, il movimento in denaro registrato dal Fisco sia congruo rispetto al dichiarato in una dichiarazione dei redditi....

Oppure vogliamo giustificare chi dichiara di guadagnare 100 (e paga le tasse per 100) e poi nelle verifiche si deduce che spende o detiene beni acquistati nell'anno di verifica per 100.000 (non pagando le tasse per un reddito "fantasma" di 99.900) ? Perchè se lo giustifichiamo cade tutto il discorso.....

E cmq @profausto le antenne è ovvio che si tengono sempre all'erta...

@oedema come ha scritto Dabbene non vi è alcun obbligo di consegnare una collezione almeno in modo preventivo...e cmq quando si accusa così direttamente e in modo grave una parte delle istituzioni non puoi continuare a lanciare il sasso e ritirare la mano...anche perchè qualcuno potrebbe seriamente chiedertene conto e avere i riferimenti giuridici esatti...salvo poi in caso di impossibilità di mostrarli far scattare una denuncia per calunnia....insomma spero che le tue gravi accuse siano documentate ampiamente o per tua esperienza (spero di no) o per esperienza di altri ma di cui tu puoi dare ampia spiegazione documentata.

E poi non è che se scrivi in rosso e grosso prendo in maggior considerazione il tuo scritto....puoi benissimo scrivere normale e la mia attenzione sarà lo stesso al massimo livello per ciò che dichiari....scritto così è un pò fastidioso :)

Io di norma non sono polemico, ma leggendo ciò che hai scritto, non posso farne a meno e me ne scuso con gli altri lettori.

Per me è estremamente fastidioso vedere scritto "cmq"; in italiano si scrive "comunque".

Se poi ti infastidiscie il rosso, non è un mio problema. Non occorre che tu legga i post scritti in un colore che non ti aggrada.

Notando nel contesto della frase un altro tuo errore di italiano, aggiungo che non si dice "normale", bensì "normalmente". Inoltre in quattro righe non hai inserito nemmeno una virgola o un punto; è difficile capire dove finisce un concetto e dove ne inizia un altro, il tutto è quasi incomprensibile.

Entrando nel merito di quello che hai scritto, forse sarebbe opportuno che tu leggessi bene e fossi meno superficiale.

Io ho scritto: "Ovviamente ciò che ho detto è solo .... ipotetico e non faccio assolutamente riferimento a situazioni realmente avvenute". Se avessi voluto affermare che mi riferivo a fatti concreti, dopo il termine "ipotetico", avrei inserito uno o più punti esclamativi ed i puntini che precedono sono rafforzativi del concetto espresso successivamente.

Che tu sia stato così polemico e minaccioso mi sconcerta e mi chiedo il motivo dell'acredine.

Certo è strano che tu non abbia fatto cenno alla sparizione e/o sostituzione delle monete della collezione reale. Era questo un punto estremamente importante. Per tua conoscenza allego un articolo.

In tutti i settori i servitori dello stato sono onesti, ma esiste una minoranza di disonesti ed è per questo motivo che occorre fare attenzione.

Saccheggiata la collezione Savoia.doc

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" Io di norma non sono polemico"

Meno male! Figuriamoci il caso contrario!! (spero di aver opportunamente utilizzato punti esclamativi e parentesi), Sinceramente anche io provo fastidio quando qualcuno scrive a colori o a caratteri più grandi, perché provo la spiacevole sensazione che lo scrivente abbia l'intenzione di porsi su di un piano diverso dagli altri, sensazione poi accresciuta dal fatto che il predetto pretenda di dare non richieste lezioni di grammatica e di sintassi agli altri utenti. Visto che ci tieni molto alla forma ti faccio in tutta modestia notare che la parola "Stato", nella sua accezione di entità nazionale, si scrive con la lettera maiuscola.

In questi discorsi tutti brancoliamo un poco nel buio, perché le normative sono estremamente complesse ed articolate e qualche volta accade anche che chi è chiamato ad applicarle non sappia a sua volta esattamente come interpretarle. In questo contesto basta poco per creare il panico tra gli utenti e discuterne serve, oltre ad esorcizzare ansie e paure, anche a chiarirci le idee; Personalmente ritengo di essere persona proba e corretta e non temo assolutamente per gli esiti finali di ogni possibile controllo nei miei confronti, quello che temo invece sono le "rogne" alle quali sarei sottoposto, giornate di lavoro perse, ansie da moduli da compilare, legali e spese legali, procedimenti che non si risolvono, come dovrebbero, con un chiarimento ma che durano mesi se non anni. Credo che alla fine questa mia preoccupazione sia un po' anche quella di molti altri.utenti, quello che si discute non sono i giusti diritti dello Stato e di cio' che lo Stato faccia per tutelarli, ma bensi ' cio' che è discutibile sono i problemi che nascono da una giustizia lenta e impastoiata da una burocrazia perversa.

Cordiali Saluti

PS scusami per come ho scritto bensi' e cio' ma scrivo da una tastiera estera che non ha i caratteri accentati.

Modificato da Ramossen
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Buona sera al Forum; nel deserto:Attento alla palma, la palma, la palma... poi finisce che ci picchiamo dentro; consiglierei di chiudere la discussione e non parlarne più per evitare che qualcuno possa pensarci e trasformare queste fantasie in fastidiosa realtà

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" Io di norma non sono polemico"

Meno male! Figuriamoci il caso contrario!! (spero di aver opportunamente utilizzato punti esclamativi e parentesi), Sinceramente anche io provo fastidio quando qualcuno scrive a colori o a caratteri più grandi, perché provo la spiacevole sensazione che lo scrivente abbia l'intenzione di porsi su di un piano diverso dagli altri, sensazione poi accresciuta dal fatto che il predetto pretenda di dare non richieste lezioni di grammatica e di sintassi agli altri utenti. Visto che ci tieni molto alla forma ti faccio in tutta modestia notare che la parola "Stato", nella sua accezione di entità nazionale, si scrive con la lettera maiuscola.

In questi discorsi tutti brancoliamo un poco nel buio, perché le normative sono estremamente complesse ed articolate e qualche volta accade anche che chi è chiamato ad applicarle non sappia a sua volta esattamente come interpretarle. In questo contesto basta poco per creare il panico tra gli utenti e discuterne serve, oltre ad esorcizzare ansie e paure, anche a chiarirci le idee; Personalmente ritengo di essere persona proba e corretta e non temo assolutamente per gli esiti finali di ogni possibile controllo nei miei confronti, quello che temo invece sono le "rogne" alle quali sarei sottoposto, giornate di lavoro perse, ansie da moduli da compilare, legali e spese legali, procedimenti che non si risolvono come dovrebbero con un chiarimento ma che invece durano mesi se non anni. Credo che alla fine questa mia preoccupazione sia un po' anche quella di molti altri.utenti, quello che si discute non sono i giusti diritti dello Stato e di cio' che lo Stato faccia per tutelarli, ma bensi ' quello che è discutibile sono i problemi che nascono da una giustizia lenta e impastoiata da una burocrazia perversa.

Cordiali Saluti

PS scusami per come ho scritto bensi' e cio' ma scrivo da una tastiera estera che non ha i caratteri accentati

Ti assicuro che è la prima volta, da quando sono iscritto al forum, che sono stato polemico.

Credo che avrai notato il tono minaccioso ed aggressivo che è stato utilizzato dall'altro utente. Ritengo di aver subito io una vera e propria ingiustificata aggressione verbale.

C'è modo e modo di commentare ciò che si legge. Sarebbe bastato che mi chiedesse pacatamente delle spiegazioni, anche se ritengo di essere stato abbastanza preciso.

Relativamente alla grammatica, ho voluto precisare principalmente che senza punteggiatura tutto era estremamente confuso e poco intellegibile; il riferimento agli altri termini in verità era superfluo, non necessario.

Non giudico come scrivono gli amici del forum, ma se vengo attaccato, noto tutto.

Non mi ritengo assolutamente al di sopra degli altri e i miei amici del forum sicuramente lo potranno confermare.

Tu scrivi "quello che temo invece sono le "rogne" alle quali sarei sottoposto, giornate di lavoro perse", etc. Sono d'accordo con te.

Nel mio primo post, relativamente alle notifiche,ho specificato che per poter controllare le monete restituite occorrono giorni o mesi. E' solo la perdita di tempo che mi preoccuperebbe.

In ogni caso mi scuso con tutti per la mia risposta polemica.

Ti saluto.

Amedeo

P.S.: In questo caso i caratteri evidenziati servono per accentuare il mio disagio.

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Non mi metto a copiare e incollare il post precedente perché diverrebbe altresì lungo quindi rispondo, spero, sinteticamente.

Non ho letto il documento allegato (ho un problema con i documenti .doc) ma spero che l'articolo del CdS allegato sia quello contenuto nel file http://archiviostorico.corriere.it/2006/maggio/04/Saccheggiata_collezione_Savoia__co_10_060504008.shtml

Leggo l'articolo il più attentamente possibile, lo rileggo ancora ed alla fine dico che poco c'entra con quello di cui si discute, i fatti descritti sono sicuramente gravi ma sono ascritti a personaggi pubblici che nel loro Ruolo Istituzionale hanno approfittato della loro posizione e della "vicinanza" a pezzi pregiatissimi per perpetrare, in accordo con un collezionista "avido", un furto ben orchestrato ma che alla lunga si è rivelato per quello che è...grazie anche alla attenta analisi di un collezionista (per questo dico che lo Stato deve tutelarli i Collezionisti).

Quindi è come dire che siccome esistono i grandi manovratori delle finanze che spostano ingenti capitali in paradisi fiscali e sono sottoposti a rogatorie internazionali per la restituzione del maltolto, io non investo in borsa perché sennò arriva il finanziere che mi ammanetta.

Mi sembra un tantino esagerato no? E comunque siamo in presenza di un reato bello e buono e quindi è sacrosanto l'intervento delle autorità e, purtroppo, lo scoperchiarsi successivo di tutta la questione. Che i malfattori paghino e che diamine! Tra l'altro è stata anche discussa qui sul forum http://www.lamoneta.it/topic/11175-saccheggiata-la-collezione-savoia/?p=123972 e alcuni utenti ritengono "sacrosanto" l'intervento e pure invocano un controllo maggiore da parte delle istituzioni....

Ora, io non sono minaccioso (e di cosa e per cosa?) ma so che esiste il reato di calunnia anche per cose che ne io ne lei ci immaginiamo nemmeno, talmente futili che in un paese record per cause penali e soprattutto civili possono creare grattacapi inenarrabili.....era un consiglio, non lo accetti, a me non me ne viene in tasca nulla.

Ma allora mi chiedo, a che pro venire su un forum di numismatica in cui si cerca di discutere pacatamente e scrivere in quei termini? Se io fossi un giovine discepolo mi terrorizzerei a morte a leggere in rosso sangue quello che ha scritto, se invece fossi un vecchio lupo di.....monetiere rileverei che il suo intervento ci azzeccava poco (cit.). Ed allora a che pro? Per l'articolo allegato? Ma non c'entra nulla con quello di cui si parla....

L'aspetto rognoso della questione è appunto quello descritto da @Ramossen ovvero le perdite di tempo e i soldi da sborsare ecc. ecc. e aggiungo svariate notti insonni, ma per fortuna c'è gente in questo forum che non sbraita a vanvera inculcando timori e paure ma cerca, attraverso il sapere e l'esperienza, di stabilire un canale di fiducia tra il mondo del collezionismo e le istituzioni. Ne trova il germoglio che si spera diverrà una pianta robusta e rigogliosa nella discussione dedicata....ma probabilmente l'avrà letta.

Che sia mai che si stabilisca la regola che nel caso di indagine non ci sia bisogno del sequestro ma solo di una perizia fotografica? Oppure che tramite questo elaborato in gestazione si avvii un sano insegnamento a quei funzionari zelanti che oggi, al pari di quelli che urlano, seminano terrore e magari ne sanno meno di quelli a cui vanno a sequestrare le monete? Si sa mai....

Alla fine tutto si risolve con il solito buon senso, che deve essere distribuito sia da una parte che dall'altra. Non si può pretendere che lo Stato chiuda gli occhi e non si può nemmeno pretendere che il mondo del collezionismo non si dia delle regole "etiche" (che ci sono già, beninteso). E uno scontro testa a testa sarebbe deleterio....

Poi, come ho scritto, ognuno scrive la propria storia in base ai comportamenti che tiene, se saranno virtuosi e giustamente prudenti credo che non dovrà temere nulla se invece saranno spavaldi e pericolosamente inclini al reato...beh come si dice "chi è causa del suo mal.....".

Concludo e prometto di non scrivere più (sono incline al wall text) anche per scherzare un po': Normale è un aggettivo, normalmente è l'avverbio...esiste anche l' aggettivo qualificativo....che quando anziché riferirsi a un nome, accompagna un verbo, modificandolo o qualificandolo meglio, esso ha valore di avverbio e si definisce aggettivo con valore avverbiale.

Es: Parlare chiaro. (chiaramente)

Ma non è importante, non siamo sul forum dell'Accademia della Crusca ma su un forum ben più importante!!! :yahoo:

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Non mi metto a copiare e incollare il post precedente perché diverrebbe altresì lungo quindi rispondo, spero, sinteticamente.

Non ho letto il documento allegato (ho un problema con i documenti .doc) ma spero che l'articolo del CdS allegato sia quello contenuto nel file http://archiviostorico.corriere.it/2006/maggio/04/Saccheggiata_collezione_Savoia__co_10_060504008.shtml

Leggo l'articolo il più attentamente possibile, lo rileggo ancora ed alla fine dico che poco c'entra con quello di cui si discute, i fatti descritti sono sicuramente gravi ma sono ascritti a personaggi pubblici che nel loro Ruolo Istituzionale hanno approfittato della loro posizione e della "vicinanza" a pezzi pregiatissimi per perpetrare, in accordo con un collezionista "avido", un furto ben orchestrato ma che alla lunga si è rivelato per quello che è...grazie anche alla attenta analisi di un collezionista (per questo dico che lo Stato deve tutelarli i Collezionisti).

Quindi è come dire che siccome esistono i grandi manovratori delle finanze che spostano ingenti capitali in paradisi fiscali e sono sottoposti a rogatorie internazionali per la restituzione del maltolto, io non investo in borsa perché sennò arriva il finanziere che mi ammanetta.

Mi sembra un tantino esagerato no? E comunque siamo in presenza di un reato bello e buono e quindi è sacrosanto l'intervento delle autorità e, purtroppo, lo scoperchiarsi successivo di tutta la questione. Che i malfattori paghino e che diamine! Tra l'altro è stata anche discussa qui sul forum http://www.lamoneta.it/topic/11175-saccheggiata-la-collezione-savoia/?p=123972 e alcuni utenti ritengono "sacrosanto" l'intervento e pure invocano un controllo maggiore da parte delle istituzioni....

Ora, io non sono minaccioso (e di cosa e per cosa?) ma so che esiste il reato di calunnia anche per cose che ne io ne lei ci immaginiamo nemmeno, talmente futili che in un paese record per cause penali e soprattutto civili possono creare grattacapi inenarrabili.....era un consiglio, non lo accetti, a me non me ne viene in tasca nulla.

Ma allora mi chiedo, a che pro venire su un forum di numismatica in cui si cerca di discutere pacatamente e scrivere in quei termini? Se io fossi un giovine discepolo mi terrorizzerei a morte a leggere in rosso sangue quello che ha scritto, se invece fossi un vecchio lupo di.....monetiere rileverei che il suo intervento ci azzeccava poco (cit.). Ed allora a che pro? Per l'articolo allegato? Ma non c'entra nulla con quello di cui si parla....

L'aspetto rognoso della questione è appunto quello descritto da @Ramossen ovvero le perdite di tempo e i soldi da sborsare ecc. ecc. e aggiungo svariate notti insonni, ma per fortuna c'è gente in questo forum che non sbraita a vanvera inculcando timori e paure ma cerca, attraverso il sapere e l'esperienza, di stabilire un canale di fiducia tra il mondo del collezionismo e le istituzioni. Ne trova il germoglio che si spera diverrà una pianta robusta e rigogliosa nella discussione dedicata....ma probabilmente l'avrà letta.

Che sia mai che si stabilisca la regola che nel caso di indagine non ci sia bisogno del sequestro ma solo di una perizia fotografica? Oppure che tramite questo elaborato in gestazione si avvii un sano insegnamento a quei funzionari zelanti che oggi, al pari di quelli che urlano, seminano terrore e magari ne sanno meno di quelli a cui vanno a sequestrare le monete? Si sa mai....

Alla fine tutto si risolve con il solito buon senso, che deve essere distribuito sia da una parte che dall'altra. Non si può pretendere che lo Stato chiuda gli occhi e non si può nemmeno pretendere che il mondo del collezionismo non si dia delle regole "etiche" (che ci sono già, beninteso). E uno scontro testa a testa sarebbe deleterio....

Poi, come ho scritto, ognuno scrive la propria storia in base ai comportamenti che tiene, se saranno virtuosi e giustamente prudenti credo che non dovrà temere nulla se invece saranno spavaldi e pericolosamente inclini al reato...beh come si dice "chi è causa del suo mal.....".

Concludo e prometto di non scrivere più (sono incline al wall text) anche per scherzare un po': Normale è un aggettivo, normalmente è l'avverbio...esiste anche l' aggettivo qualificativo....che quando anziché riferirsi a un nome, accompagna un verbo, modificandolo o qualificandolo meglio, esso ha valore di avverbio e si definisce aggettivo con valore avverbiale.

Es: Parlare chiaro. (chiaramente)

Ma non è importante, non siamo sul forum dell'Accademia della Crusca ma su un forum ben più importante!!! :yahoo:

Non mi metto a copiare e incollare il post precedente perché diverrebbe altresì lungo quindi rispondo, spero, sinteticamente.

Non ho letto il documento allegato (ho un problema con i documenti .doc) ma spero che l'articolo del CdS allegato sia quello contenuto nel file http://archiviostorico.corriere.it/2006/maggio/04/Saccheggiata_collezione_Savoia__co_10_060504008.shtml

Leggo l'articolo il più attentamente possibile, lo rileggo ancora ed alla fine dico che poco c'entra con quello di cui si discute, i fatti descritti sono sicuramente gravi ma sono ascritti a personaggi pubblici che nel loro Ruolo Istituzionale hanno approfittato della loro posizione e della "vicinanza" a pezzi pregiatissimi per perpetrare, in accordo con un collezionista "avido", un furto ben orchestrato ma che alla lunga si è rivelato per quello che è...grazie anche alla attenta analisi di un collezionista (per questo dico che lo Stato deve tutelarli i Collezionisti).

Quindi è come dire che siccome esistono i grandi manovratori delle finanze che spostano ingenti capitali in paradisi fiscali e sono sottoposti a rogatorie internazionali per la restituzione del maltolto, io non investo in borsa perché sennò arriva il finanziere che mi ammanetta.

Mi sembra un tantino esagerato no? E comunque siamo in presenza di un reato bello e buono e quindi è sacrosanto l'intervento delle autorità e, purtroppo, lo scoperchiarsi successivo di tutta la questione. Che i malfattori paghino e che diamine! Tra l'altro è stata anche discussa qui sul forum http://www.lamoneta.it/topic/11175-saccheggiata-la-collezione-savoia/?p=123972 e alcuni utenti ritengono "sacrosanto" l'intervento e pure invocano un controllo maggiore da parte delle istituzioni....

Ora, io non sono minaccioso (e di cosa e per cosa?) ma so che esiste il reato di calunnia anche per cose che ne io ne lei ci immaginiamo nemmeno, talmente futili che in un paese record per cause penali e soprattutto civili possono creare grattacapi inenarrabili.....era un consiglio, non lo accetti, a me non me ne viene in tasca nulla.

Ma allora mi chiedo, a che pro venire su un forum di numismatica in cui si cerca di discutere pacatamente e scrivere in quei termini? Se io fossi un giovine discepolo mi terrorizzerei a morte a leggere in rosso sangue quello che ha scritto, se invece fossi un vecchio lupo di.....monetiere rileverei che il suo intervento ci azzeccava poco (cit.). Ed allora a che pro? Per l'articolo allegato? Ma non c'entra nulla con quello di cui si parla....

L'aspetto rognoso della questione è appunto quello descritto da @Ramossen ovvero le perdite di tempo e i soldi da sborsare ecc. ecc. e aggiungo svariate notti insonni, ma per fortuna c'è gente in questo forum che non sbraita a vanvera inculcando timori e paure ma cerca, attraverso il sapere e l'esperienza, di stabilire un canale di fiducia tra il mondo del collezionismo e le istituzioni. Ne trova il germoglio che si spera diverrà una pianta robusta e rigogliosa nella discussione dedicata....ma probabilmente l'avrà letta.

Che sia mai che si stabilisca la regola che nel caso di indagine non ci sia bisogno del sequestro ma solo di una perizia fotografica? Oppure che tramite questo elaborato in gestazione si avvii un sano insegnamento a quei funzionari zelanti che oggi, al pari di quelli che urlano, seminano terrore e magari ne sanno meno di quelli a cui vanno a sequestrare le monete? Si sa mai....

Alla fine tutto si risolve con il solito buon senso, che deve essere distribuito sia da una parte che dall'altra. Non si può pretendere che lo Stato chiuda gli occhi e non si può nemmeno pretendere che il mondo del collezionismo non si dia delle regole "etiche" (che ci sono già, beninteso). E uno scontro testa a testa sarebbe deleterio....

Poi, come ho scritto, ognuno scrive la propria storia in base ai comportamenti che tiene, se saranno virtuosi e giustamente prudenti credo che non dovrà temere nulla se invece saranno spavaldi e pericolosamente inclini al reato...beh come si dice "chi è causa del suo mal.....".

Concludo e prometto di non scrivere più (sono incline al wall text) anche per scherzare un po': Normale è un aggettivo, normalmente è l'avverbio...esiste anche l' aggettivo qualificativo....che quando anziché riferirsi a un nome, accompagna un verbo, modificandolo o qualificandolo meglio, esso ha valore di avverbio e si definisce aggettivo con valore avverbiale.

Es: Parlare chiaro. (chiaramente)

Ma non è importante, non siamo sul forum dell'Accademia della Crusca ma su un forum ben più importante!!! :yahoo:

Scrivere "quando si accusa così direttamente e in modo grave una parte delle istituzioni non puoi continuare a lanciare il sasso e ritirare la mano...anche perchè qualcuno potrebbe seriamente chiedertene conto e avere i riferimenti giuridici esatti...salvo poi in caso di impossibilità di mostrarli far scattare una denuncia per calunnia....insomma spero che le tue gravi accuse siano documentate ampiamente o per tua esperienza (spero di no) o per esperienza di altri ma di cui tu puoi dare ampia spiegazione documentata." non mi sembra un consiglio e le mie non erano gravi accuse, ma considerazioni sulle difficoltà e perdite di tempo relative alla notifica di una collezione.

Mi rendo anche conto che qualsiasi cosa si scriva può dar luogo ad erronee interpretazioni.

Per quanto mi riguarda, io mi sono già scusato per la polemica.

Modificato da oedema
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Egregio, le scuse si possono anche fare e sono doverose e quindi mi unisco, ma scrivere (lo faccio in piccolo) :

Faccio riferimento al mio precedente post e sarò più preciso..

Spero che comprendiate i rischi collegati alla consegna di una collezione molto vasta (più di in migliaio di monete), anche se si possiede il dettaglio fotografico, ma ancor peggio se non lo si possiede.

Quando viene riconsegnata al proprietario una collezione notificata, si firma per accettazione la restituzione.

Non è possibile controllare subito tutte le monete, occorrerebbero mesi recandosi tutti i giorni presso la Soprintendenza. Ogni moneta può essere solo simile ad un'altra e per valutare le differenze non bastano pochi minuti.

Se successivamente alla riconsegna ci si accorge che molte monete non sono le stesse che erano state consegnate all'istituzione preposta, non è più possibile contestare nulla.

Ci si sentirà dire che sono state sostituite dopo la riconsegna al proprietario.

Ovviamente ciò che ho detto è solo .... ipotetico e non faccio assolutamente riferimento a situazioni realmente avvenute.

Ritengo, però, che sappiate tutti della sostituzione di monete della collezione di Vittorio Emanuele III.

Io mi preoccuperei più di questo che delle altre motivazioni.

Unendo dei fatti che non c'entrano nulla l'uno con l'altro crea solo confusione....perché nei fatti per la collezione VEIII non vi è stato nessun sequestro ma semmai un doveroso ritorno allo Stato del maltolto.....(per quel poco che sembra sia stato recuperato)....e aggiungo che se i pezzi non trovati sono transitati dai malfattori ad acquirenti compiacenti...ecco io fossi un acquirente compiacente non dormirei sonni tranquilli....ma mi pare pure normale.

Buonanotte

Modificato da stiraeammira
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