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IGNORED

Per favore basta


nibbio67

Risposte migliori

Io non colleziono ma ti dico cosa farei...

Farei un salto di gioia e andrei subito a comprarne 100, di quelle monete...

;-)

Questo sarebbe il passo successivo :D

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Investire in monete è un suicidio. In tanti anni di collezionismo ci sono sempre andato a rimettere quando ho avuto la necessità di vendere dei pezzi della mia collezione.

Noi compriamo già ome consumatori finali, quindi paghiamo il valore di mercato+il ricarico di guadagno del venditore (lasciate stare le valutazioni dei libri che nel mercato reale non contano nulla).

Quando vendiamo da una parte troviamo quelli che vogliono acquistare per rivendere e dall'altra i privati che cercano l'affare: in entrambi i casi difficilmente riusciremo a recuperare i soldi spesi.

Eventualmente si potrebbero mettere inserzioni su ebay col compralo subito al prezzo che diciamo noi ed aspettare anche anni che qualcuno si faccia avanti (però intanto dovremmo pagare ebay), oppure mettere aste su ebay con la consapevolezza di far fare un affarone a qualcun'altro (e perdere tanto).

Il sunto della questione è il seguente:non importa se avete acquistato un pezzo estremamente raro o se avete pagato una moneta la metà di quanto vale, alla fine c'è sempre la possibilità concretissima di rimetterci e comunque di non recuperare i soldi spesi. Addirittura è possibile che nessuno voglia acquistare quella moneta, non è un caso che delle superbe monete ad ottimi prezzi stiano ancora lì su ebay dopo mesi e mesi.

Per non parlare delle monete che costano davvero tanto, la gente sembra non aver più voglia di sborsare somme ingenti.

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Investire è un Lavoro e come tutti i lavori non lo si impara dal giorno alla notte.C'è chi c'è portato e chi no,per questo la maggior parte si rivolge a Banca o a Professionisti. C'è chi vuol far da se,come quello che si ripara le tubature di casa da solo e qui le cose cambiano,può riuscire bene come andare male,dipende da quanto si ha studiato e un minimo di pratica è obbligatoria. Se tutti sapessimo fare tutto allo stesso modo non saremmo degli umani ma delle macchine o degli Alieni. C'è chi un divertimento riesce a farlo diventare il suo guadagno e chi la sua rovina. Tutti possono fare tutto ma non tutti riescono a fare tutto! :blum:

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Comunque il consiglio di base, quello di fare una cosa perché ti piace e non perchè ci guadagnerai, è valido.

È che non si riesce più a trovare il modo di investire, per questo la gente è impazzita e cerca modi fantasiosi.

Mattone? È in bolla, e con le prossime tasse scenderà.

Azioni? Perdite sicure se non lo fai di lavoro (e anche così...)

Obbligazioni statali? Venivano considerate alla stregua del materasso fino a 10 anni fa, adesso sono "titoli tossici"!

Comprare lingotti d oro? È in bolla, improbabile che possa anche solo recuperare l inflazione...E lo spread bid ask è notevole.

Cosa ci resta?

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Investimento è qualcosa su cui puoi guadagnare come perdere,magari è il caso :

No. Quello e' un cattivo investimento. In un buon investimento e' piu probabile guadagnare che perdere e possibilmente il caso c'entra poco.

In ogni caso, collezione e investimento dovrebbero essere due cose totalmente separate, pena conseguenze tragiche.

Azioni? Perdite sicure se non lo fai di lavoro (e anche così...)

Obbligazioni statali? Venivano considerate alla stregua del materasso fino a 10 anni fa, adesso sono "titoli tossici"!

E chi l'ha detto ?

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Da quando frequento questo forum (e sono circa cinque anni), ogni tanto esce fuori questa discussione , della numismatica come investimento ,chi chiede cosa comprare per avere un ritorno sicuro,

Io la mia idea già l'ho espressa più di una volta, a coloro che domandavano cosa comprare per avere un guadagno: lasciate stare l'investimento, se avete la passione , continuate a raccogliere monete, ma tenete lontano da voi ogni sogno di guadagno. Ci sono troppe variabili in questo campo e se si presentano, sono a lungo-lunghissimo termine. Se avete soldi da investire, cercate altre forme più remunerative e sicure. Se invece avete la passione delle monete, anche una sola moneta, che vale pochi centesimi, vi entusiasmerà e la custodirete come un tesoro inestimabile.

saluti a tutti

...ecco questo è in sintesi il mio pensiero....numismatica e investimento vanno raramente daccordo....a volte si....molto più spesso si deve vivere la passione non pensando al ritorno economico....che forse non ci sarà mai.....

renato

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Investire in monete è un suicidio. In tanti anni di collezionismo ci sono sempre andato a rimettere quando ho avuto la necessità di vendere dei pezzi della mia collezione.

Noi compriamo già ome consumatori finali, quindi paghiamo il valore di mercato+il ricarico di guadagno del venditore (lasciate stare le valutazioni dei libri che nel mercato reale non contano nulla).

Quando vendiamo da una parte troviamo quelli che vogliono acquistare per rivendere e dall'altra i privati che cercano l'affare: in entrambi i casi difficilmente riusciremo a recuperare i soldi spesi.

Eventualmente si potrebbero mettere inserzioni su ebay col compralo subito al prezzo che diciamo noi ed aspettare anche anni che qualcuno si faccia avanti (però intanto dovremmo pagare ebay), oppure mettere aste su ebay con la consapevolezza di far fare un affarone a qualcun'altro (e perdere tanto).

Il sunto della questione è il seguente:non importa se avete acquistato un pezzo estremamente raro o se avete pagato una moneta la metà di quanto vale, alla fine c'è sempre la possibilità concretissima di rimetterci e comunque di non recuperare i soldi spesi. Addirittura è possibile che nessuno voglia acquistare quella moneta, non è un caso che delle superbe monete ad ottimi prezzi stiano ancora lì su ebay dopo mesi e mesi.

Per non parlare delle monete che costano davvero tanto, la gente sembra non aver più voglia di sborsare somme ingenti.

Non sarei categorico nel definire "suicidio" l'investimento in Numismatica, perché c'è Numismatica e numismatica,,,,,

certamente di do ragione quando affermi che "In tanti anni di collezionismo ci sono sempre andato a rimettere quando ho avuto la necessità di vendere dei pezzi della mia collezione." dipende cosi avevi acquistato e di conseguenza cosi andavi a vendere, ( e qui penso solo per fare un esempio alle varie proof commemorative ecc... ecc...) il fatto che prendi come unica possibilità di vendita e-bay la dice lunga...... superbe monete su e-bay... devo ancora vederle, e se ci fossero me ne terrei alla larga.

"Per non parlare delle monete che costano davvero tanto, la gente sembra non aver più voglia di sborsare somme ingenti" non so come questa affermazione possa essere supportata, fatti un giro per le aste di questi ultimi mesi ( non aste e-bey ;) ) quelle battute di Case importanti, e ti ricrederai.

saluti

TIBERIVS

Modificato da TIBERIVS
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Io non capisco perchè Nibbio fa questa categorica separazione fra numismatica, collezionismo, investimento. Secondo me le tre cose non possono, anzi non devono essere separate.

Secondo me si potrebbe dare una "sbrigativa" definizione alle tre parole

- Numsmatica: scienza che studia le monete e la loro storia.

- Collezionismo di monete: hobby che consiste nel raccogliere monete catalogandole per tipologia, periodo, interesse.

- Investimento in monete: attività speculativa consistente nell'acquistare delle monete di particolar valore, con l'obbiettivo di rivenderle ad un prezzo maggiorato.

Il penso che le seconde due cose (Collezionismo e Investimento) non possano prescindere dalla prima (Numismatica).

Un collezionista, se vuole metter su una buona collezione, spendendo il meno possibile (non beccando fregature, in sostanza), deve avere quante più conoscenze numismatiche possibile. Un investitore che voglia trarre profitto dai suoi acquisti, deve conoscere esattamente le monete che intende comperare e prevederne il suo incremento nel tempo. Un investitore che non si intende di numismatica è equiparabile a chi, non capendoci nulla di borsa, economia, lettura di bilanci, ecc..., compra azioni per sentito dire o perchè fomentato dopo aver visto Wall Street in tv.

Non ricordo che disse: "La borsa è il luogo dove gli stolti vengono separati dal loro denaro", parafrasando potrei dire "Il mercatino numismatico è il luogo dove chi non ha studiato numismatica viene separato dal proprio denaro".

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Per investire è necessario conoscere il mercato di riferimento e quello generale, dunque: numismatica, mercato numismatico, economia, mercato finanziario. Complicato, ma non impossibile, anche se il tema della discussione, in effetti, era un altro.

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Io compro sia monete da collezione (e non mi interessa se le pago qualcosa in più) e monete da investimento (oro e argento). È vero che il valore numusmatico dei bullion è minimo ma a volte ci sono emissioni limitate e interessanti. Per i bullion, quando acquisto penso sempre a quanto potrò rivendere se avessi bisogno.

Come diceva un saggio membro di un forum che frequento (che purtroppo ci ha lasciato): ogni acquisto è un'eventuale vendita. Non tutti sarete d'accordo ma per me questa regola vale sempre, o quasi.MM

Modificato da NIbanny
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Io compro sia monete da collezione (e non mi interessa se le pago qualcosa in più) e monete da investimento (oro e argento).

Mi interessa la tua esperienza se potessi approfondire, io per ora ho visto solo le sterline (comprate da privati)

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Io non capisco perchè Nibbio fa questa categorica separazione fra numismatica, collezionismo, investimento. Secondo me le tre cose non possono, anzi non devono essere separate.

Secondo me si potrebbe dare una "sbrigativa" definizione alle tre parole

- Numsmatica: scienza che studia le monete e la loro storia.

- Collezionismo di monete: hobby che consiste nel raccogliere monete catalogandole per tipologia, periodo, interesse.

- Investimento in monete: attività speculativa consistente nell'acquistare delle monete di particolar valore, con l'obbiettivo di rivenderle ad un prezzo maggiorato.

Il penso che le seconde due cose (Collezionismo e Investimento) non possano prescindere dalla prima (Numismatica).

Un collezionista, se vuole metter su una buona collezione, spendendo il meno possibile (non beccando fregature, in sostanza), deve avere quante più conoscenze numismatiche possibile. Un investitore che voglia trarre profitto dai suoi acquisti, deve conoscere esattamente le monete che intende comperare e prevederne il suo incremento nel tempo. Un investitore che non si intende di numismatica è equiparabile a chi, non capendoci nulla di borsa, economia, lettura di bilanci, ecc..., compra azioni per sentito dire o perchè fomentato dopo aver visto Wall Street in tv.

Non ricordo che disse: "La borsa è il luogo dove gli stolti vengono separati dal loro denaro", parafrasando potrei dire "Il mercatino numismatico è il luogo dove chi non ha studiato numismatica viene separato dal proprio denaro".

Dal mio punto di vista, un investimento, non deve essere per forza classificato come attività speculativa.

Si può investire anche per salvaguardare il proprio capitale, infatti esistono i cosi detti "beni rifugio".

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Ehm...

Non segui le notizie economiche? Tipo default dell Italia, spread, i decennali che hanno perso il 15% in pochi mesi etc...

Le seguo e il default dell' Italia non c'e'. Fra l'altro nemmeno quello della Grecia o dell' Islanda. La verita e' che fino ad ora i soli default sono stati Argentina e Russia.

I decennali (di fresca emissione) hanno perso il 15%, ma solo se uno li vuole vendere adesso. Se se li tiene a scadenza invece ripagano tutto compreso l'interesse che una aveva contrattato all' atto di acquisto. E se uno non si vuole tenere i BTP10 per dieci anni, allora ha sbagliato a comprarseli e si doveva comprare i BOT a sei mesi.

Modificato da ersanto
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Io non capisco perchè Nibbio fa questa categorica separazione fra numismatica, collezionismo, investimento. Secondo me le tre cose non possono, anzi non devono essere separate.

Secondo me si potrebbe dare una "sbrigativa" definizione alle tre parole

- Numsmatica: scienza che studia le monete e la loro storia.

- Collezionismo di monete: hobby che consiste nel raccogliere monete catalogandole per tipologia, periodo, interesse.

- Investimento in monete: attività speculativa consistente nell'acquistare delle monete di particolar valore, con l'obbiettivo di rivenderle ad un prezzo maggiorato.

Il penso che le seconde due cose (Collezionismo e Investimento) non possano prescindere dalla prima (Numismatica).

Un collezionista, se vuole metter su una buona collezione, spendendo il meno possibile (non beccando fregature, in sostanza), deve avere quante più conoscenze numismatiche possibile. Un investitore che voglia trarre profitto dai suoi acquisti, deve conoscere esattamente le monete che intende comperare e prevederne il suo incremento nel tempo. Un investitore che non si intende di numismatica è equiparabile a chi, non capendoci nulla di borsa, economia, lettura di bilanci, ecc..., compra azioni per sentito dire o perchè fomentato dopo aver visto Wall Street in tv.

Non ricordo che disse: "La borsa è il luogo dove gli stolti vengono separati dal loro denaro", parafrasando potrei dire "Il mercatino numismatico è il luogo dove chi non ha studiato numismatica viene separato dal proprio denaro".

Dal mio punto di vista, un investimento, non deve essere per forza classificato come attività speculativa.

Si può investire anche per salvaguardare il proprio capitale, infatti esistono i cosi detti "beni rifugio".

Sì è vero, l'investimento può anche essere conservativo, non per forza speculativo, avevo premesso che la mia definizione era sbrigativa e quindi approssimativa.

Comunque, sia che si compri monete a scopo speculativo o come bene rifugio, se non si conosce esattamente quello che si acquista si rischia di perdere parte del capitale investito (o tutto, se si compra un falso).

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@Maurice74

Io abito in America, da quello che ho letto il mercato dei bullion on Italia è un po' diverso.

Comunque, come investimento di sterline qua (purtroppo) se ne vedono poche. Io acquisto Krugerrand, Maple Leaf, Filarmoniche e American Eagle. In più qualche lingotto. Cerco di prenderle a meno che posso e le rivendo wuando l'oro o l'argento salgono. Tendi però a comprare monete che mi piacciono e creare una collezione, così che non ho rimpianti se i metalli preziosi restano bassi.

Fino ad adesso sono stato fortunato con il continuo salire di Au e Ag. Ho comunque acquistato con l'ori sia a $800 che a $1800, cercando di avere un prezzo medio bilanciato per ripararmi da cadute violente.

Se vuoi altre info chiedi pure.

MM

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Le seguo e il default dell' Italia non c'e'. Fra l'altro nemmeno quello della Grecia o dell' Islanda. La verita e' che fino ad ora i soli default sono stati Argentina e Russia.

Beh, se default è insolvenza, non mi risulta che Grecia ed Islanda siano state in grado di pagare i propri debiti.

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Se se li tiene a scadenza invece ripagano tutto

Lo sapremo solo tra dieci anni....ma intanto ricordiamoci la storia dell elefante...

@Nlbanny: grazie molto interessante: ma le monete più richieste in America si trovano in Italia/Europa che tu sappia? E in America dove si possono acquistare? Sono d accordo sul fatto di scegliere monete belle. Mag

Modificato da maurice74
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Le seguo e il default dell' Italia non c'e'. Fra l'altro nemmeno quello della Grecia o dell' Islanda. La verita e' che fino ad ora i soli default sono stati Argentina e Russia.

Beh, se default è insolvenza, non mi risulta che Grecia ed Islanda siano state in grado di pagare i propri debiti.

La Grecia per ora continua a pagare le cedole. L Islanda no, da quello che mi risulta ha fatto default per davvero, ma è un caso strano. Probabilmente la Grecia e l Italia verranno salvate, usando manovre recessive e inflazione. Tutte cose che non tolgono la voglia di comprare oro, anzi semmai la incentivano.

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@Maurice74

Credo che in Europa si trovi di tutto ma io ho iniziato qui in America e non so com'è il mercato nel vecchio continente. Da quello che ho letto mi sembra che i prezzi siano più alti visto che ci sono meno fonti. Io qua compro molto su eBay, da grossi rivenditori (Apmex,ProvidentMetals,...) o da membri di un forum che seguo. Gli stessi canali li uso quando devo vebdere.

MM

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Probabilmente la Grecia e l Italia verranno salvate, usando manovre recessive e inflazione.

E' quello che stanno cercando di fare: salvare i paesi PIIGS, ma non so se questa è la ricetta giusta per salvare questi Stati oppure per salvare quelli che risultano esposti nei nostri confronti. L'austerità senza crescita non ci porta da nessuna parte, purtropo.

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Beh, se default è insolvenza, non mi risulta che Grecia ed Islanda siano state in grado di pagare i propri debiti.

L'insolvenza di chi ? Sono le banche islandesi che non potevano pagare piu, non lo stato. E' come se Unicredit e Intesa andassero in bancarotta e dicessimo che l'Italia e' in default.

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Beh, se default è insolvenza, non mi risulta che Grecia ed Islanda siano state in grado di pagare i propri debiti.

L'insolvenza di chi ? Sono le banche islandesi che non potevano pagare piu, non lo stato. E' come se Unicredit e Intesa andassero in bancarotta e dicessimo che l'Italia e' in default.

Quando le banche islandesi sono finite zampe all'aria il paese si pose il problema se salvarle (nazionalizzandole) oppure no. Molto democraticamente i cittadini islandesi, con un referendum, decisero di cacciare le banche dallo stato a calci nel cvlo (scusate il francesismo).

Oggi questa scelta, dopo un periodo buio, ha pagato.

L'Italia (ed in genere le banche europee) si trova in una situazione simile, solo che molto non-democraticamente non abbiamo scelto noi cittadini cosa fare. E allora? Ecco la BCE che "rimuove" Berlusconi e mette un suo "protetto" con la sua squadra di banchieri, così come in Grecia c'è un governo fantoccio.

Ecco la BCE che presta all'1% 500 miliardi di euro alle banche (anche Intesa, Unicredit e MPS che credete!) e fa il tutto esaurito. Ma di questi soldi l'economia reale non vedrà un centesimo.

Se nemmeno le banche si prestano fra loro i soldi perchè non si fidano, non vuol dire forse che l'economia è KO?

Infine, il fatto che si continuino a pagare cedole è una pura illusione che tutto vada bene: le cedole si pagano con nuovo debito (nuova carta) che viene immessa sul mercato e i maggiori compratori allo stato attuale sono le banche europee e i cinesi. Ma prima o poi questa spirale finirà.

Se io creditore detengo il tuo debito (di te Stato) ti tengo per le p@lle e condiziono le tue scelte politiche, economiche, fiscali, ecc. ecc.

Aggiungo questo estratto fresco fresco e molto chiaro:

Ieri il ministero del Tesoro ha venduto in asta 9 miliardi di euro di Bot con scadenza a sei mesi al tasso del 3,25 per cento, molto più basso rispetto al 6,5 dell’asta precedente, con un bel risparmio per lo Stato. Ma Monti è un economista che conosce le logiche dei mercati finanziari. E se ieri avesse parlato con qualche operatore che lavora con i titoli di debito pubblicoavrebbe ricevuto il seguente commento: “E’ ovvio, non poteva andare diversamente. I Bot non sono un indicatore, il vero test è quello di oggi con l’asta dei Btp“.

Traduzione: nella manovra di Natale il governo ha concesso la garanzia statale alle passività delle banche di nuova emissione. Queste ne hanno subito approfittato, hanno creato 40 miliardi di obbligazioni e, senza neanche collocarle davvero, le hanno portate alla Bce da cui hanno avuto 116 miliardi a un tasso inferiore al 2 per cento per tre anni. Visto che i banchieri eccedono con la prudenza e, in mancanza di alternative, continuano a parcheggiare i capitali disponibili sui conti della Bce che rendono solo lo 0,25, non stupisce nessuno che oggi ne abbiano messi un po’ in Bot: tra sei mesi li riavranno con un margine netto di profitto superiore all’uno per cento.

Un gioco facile e senza rischi. Si prestano soldi allo Stato, grazie alla garanzia dello Stato, e si intascano gli interessi, pagati con i tagli di spesa e le nuove tasse. Oggi il discorso sarà diverso: i Btp hanno scadenza a dieci anni e le banche possono contare sullo scudo pubblico solo per tre, è facile scommessa che all’asta di oggi ci sarà meno ottimismo e i tassi resteranno vicini a quelli che si praticano sul mercato secondario, dove si scambiano i titoli già in circolazione. E sul mercato dei Btp le cose vanno male come al solito: anche ieri lo spread, cioè la misura della differenza tra i rendimenti dei titoli italiani a dieci anni e gli omologhi tedeschi, è rimasto sopra il cinque per cento. Che può significare tassi di interesse pesanti alle aste, sopra il sette per cento.

Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/29/le-banche-ringraziano/180471/

Modificato da heineken79
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Beh, se default è insolvenza, non mi risulta che Grecia ed Islanda siano state in grado di pagare i propri debiti.

L'insolvenza di chi ? Sono le banche islandesi che non potevano pagare piu, non lo stato. E' come se Unicredit e Intesa andassero in bancarotta e dicessimo che l'Italia e' in default.

Infatti le scorte alimentari iniziavano a scarseggiare per le banche...

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Oggi l'asta dei decennali ha offerto qualche briciola in meno del 7% ma non ha coperto il quantitativo disponibile, e questo è un brutto segnale.

I miliardi della BCE all'uno percento sono serviti a sottoscrivere i BOT di ieri. Ecco perchè sono scesi i tassi.

"Il gatto si morde la coda e non sa che la coda è sua" ( canzoncina per bimbi)

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