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IGNORED

Cinque piccoli indiani


petronius arbiter

Risposte migliori

Un altro duro colpo (ma non certo definitivo) alla credibilità di John Big Tree lo diede lo scrittore numismatico Lee Martin, che nel suo libro Coins Columns, pubblicato nel 1966, pose l'accento sull'incapacità dell'Indiano a ricordare la sua età.

Martin scrisse che quando era stato arrestato nel 1955 per guida in stato di ubriachezza, il Capo aveva dichiarato di avere 79 anni. Oggi sappiamo che, mese più mese meno, era l'età giusta, essendo nato nel 1877. Ma sette anni dopo proclamò di averne 92, che lievitarono a 97 nel 1964, l'anno dell'intervista a Esquire. Nel 1966, un anno prima della sua morte, erano saliti a 102, ma quello stesso anno, in un raduno della Texas Numismatic Association a cui era stato invitato, disse di averne 104 :wacko:

Evidentemente l'aritmetica non era il suo forte, notò Martin, aggiungendo che se l'Indiano aveva 79 anni nel 1955 avrebbe dovuto averne circa 36 nel 1912, quando, secondo il suo stesso racconto, iniziò a posare per la moneta. Iron Tail e Two Moons erano molto più vecchi. Martin argomentò che sembrava opinabile che uno scultore esperto come Fraser avesse usato un soggetto così differente dagli altri nella composizione della testa. Se, al contrario, concluse, oggi egli avesse davvero 102 anni, allora la sua storia sarebbe più credibile.

Oggi, purtroppo per il Gran Capo, conosciamo la sua esatta data di nascita, e quindi possiamo dedurne, d'accordo con Martin, che i 36 anni che aveva nel 1912 erano troppo pochi per essere stato un credibile modello per il Buffalo nickel :(

La stessa cosa fu notata qualche anno dopo da un altro scrittore, Clement Bailey, il quale osservò che John Big Tree aveva imparato bene la sua storia, ma nel raccontarla aveva anche inventato una "nuova matematica" :P

petronius oo)

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Come sempre, petronius, ho letto il tuo thread con interesse e con piacere. E imparo. È stato molto tempo da quando ho letto molto su queste monete e sono stupito di vedere fino a che punto è giunta la borsa di studio. Tutte queste cose che ho pensato io sapevo, e ora...non lo faccio!

Divertimento, divertimento, ma ora temo. Sarò parlando presto il Bufalo (Bison!), e ancora una volta sarò un uomo anziano, con i fatti obsoleti. Mi chiedo quante bufale c'erano?

:D v.

---------------------------------------

As always, petronius, I read your threads with interest and with pleasure. And I learn. It has been a long time since I read much about these coins and I’m amazed to see how far the scholarship has come. All these things I thought I knew, and now...I don’t!

Fun, fun, but now I’m afraid. You’ll be talking soon about the Buffalo (Bison!), and again I’ll be an old man, with outdated facts. I wonder how many buffaloes there were?

:D v.

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Il 20/1/2012 at 04:28, villa66 dice:
You’ll be talking soon about the Buffalo (Bison!), and again I’ll be an old man, with outdated facts. I wonder how many buffaloes there were?

Be patient, buffaloes come next week :D

petronius :)

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Il 15/1/2012 at 18:36, petronius arbiter dice:

Giunti a questo punto concediamoci un intermezzo più strettamente numismatico, per conoscere meglio la moneta di cui stiamo parlando, prima di passare a conoscere gli altri Indiani.

Giusto per completezza, inserisco le foto della mia moneta 1913 primo tipo...

Si differenzia da quella già postata per una diversa disposizione del valore, parecchio più in rilievo rispetto al secondo tipo (quello coniato per tanti anni)

Ci si accorse subito, infatti, che la scritta FIVE CENTS era troppo in rilievo e si consumava facilmente. Il secondo tipo risolse questo problema per quel che concerne il valore, ma per la data furono ugualmente dolori :D

Il Buffalo Nickel in altissima conservazione è una moneta spettacolare... ma difficilissima da fotografare :wacko:

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Il 20/1/2012 alle 10:29, apulian dice:

Giusto per completezza, inserisco le foto della mia moneta 1913 primo tipo...

Si differenzia da quella già postata per una diversa disposizione del valore, parecchio più in rilievo rispetto al secondo tipo (quello coniato per tanti anni)

Grazie apulian per l'opportuna precisazione sui due tipi di monete....e complimenti per la tua ;)

Prima di lasciare andare Chief John Big Tree a cavalcare libero per le celesti praterie del Grande Spirito, fianco a fianco con Chief Two Guns White Calf (i due non si sono mai conosciuti in vita, ma nelle celesti praterie tutto è possibile :D) è doveroso fare un accenno alla sua attività di attore, citando almeno i titoli dei film più famosi a cui ha partecipato. Da notare che, facendo la ricerca in vari siti di cinema, ne ho trovato più d'uno che continua a ritenere John Big Tree, senza dubbio alcuno, uno dei tre indiani apparsi sul nickel :rolleyes:

La sua carriera cinematografica si è sviluppata lungo ben 35 anni, dal 1915 al 1950, con partecipazioni a una sessantina di film. Spesso si è trattato di semplici comparsate o poco più, ma molte volte ha avuto ruoli più impegnativi, anche se minori, e il suo nome è apparso nei credits del film.

Tra i primi film da ricordare sicuramente quelli diretti da John Ford. Oltre al già citato Ombre rosse (Stagecoach - 1939) John Big Tree ha lavorato con il regista ne Il Cavallo d'acciaio (The Iron Horse - 1924), La più grande avventura (Drums along the Moahwk - 1939) e I cavalieri del Nord-ovest (She Wore a Yellow Ribbon - 1949) in cui interpreta il suo ruolo forse più famoso e importante, quello di Chief Pony That Walks, un vecchio capo indiano stanco di guerra, così come il suo omologo tra i soldati, un John Wayne alle soglie della pensione.

Da questo film ho tratto la bella foto in allegato, ma girando in rete potrete trovarne altre che lo ritraggono sia da solo che insieme a John Wayne, e anche il trailer originale, in cui appare per un brevissimo istante. Inutile dire che se il film non lo avete mai visto dovete colmare al più presto la lacuna ;)

Tra i western, che hanno rappresentato il 99% del suo lavoro a Hollywood, vanno segnalati ancora Il grande sentiero (The big trail - 1930) di Raoul Walsh, e l'ultimo a cui ha partecipato, Il passo del diavolo (Devil's Doorway - 1950) diretto da Anthony Mann.

Tra gli altri film, sono almeno due le citazioni obbligate, una per Orizzonte perduto (Lost Horizon - 1937) il famoso film che racconta della mitica città di Shangri-La, e un film a cavallo tra i generi, Susanna e le Giubbe Rosse (Susannah of the Mounties - 1939) interpretato dalla mini-diva Shirley Temple.

petronius :)

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Il 20/1/2012 at 19:54, petronius arbiter dice:

....lasciare andare Chief John Big Tree a cavalcare libero per le celesti praterie del Grande Spirito

Chief John Big Tree muore il 6 luglio 1967 :(

La stampa, non solo quella numismatica, diede grande rilievo alla notizia, e tutti gli articoli dedicati lo onorarono come l'Indiano dell'Indian Head nickel.

E' sepolto nell'Onondaga Nation Cemetery a Nedrow, N.Y. (se qualcuno passa da quelle parti).

A ricordarlo non ci sono foto, solo, scolpito in rilievo, il "suo" ritratto sul "suo" nickel....che riposi in pace :closedeyes:

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Quattro poveri negretti

salpan verso l'alto mar:

uno se lo prende un granchio,

e tre soli ne restar :rolleyes:

petronius oo)

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Nuovo intermezzo numismatico, per illustrare le due varianti più rare del Buffalo nickel cui si era accennato in precedenza.

La prima in ordine di tempo è il 1916 Double Die Obverse, ovvero il raddoppio di conio del dritto, evidente sia in tutte le cifre della data che nel profilo dell'indiano e nelle penne della parte posteriore della testa.

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Questo errore è stato scoperto solo molti decenni dopo, il che significa che le monete hanno circolato regolarmente per tantissimi anni, tanto che oggi la sopravvivenza stimata di 1916-double die è di meno di 250 esemplari, col risultato che anche quelle in scarsissima conservazione necessitano di cifre ragguardevoli, se le si vuole inserire in collezione.

Se poi parliamo delle pochissime in alta conservazione, allora dobbiamo per forza citare l'esemplare MS-64 che nel novembre 2007 in asta Stack's-Bowers ha realizzato la bella somma di 316.250 dollari....ma non è il record per un Buffalo nickel :rolleyes:

petronius oo)

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Il 23/1/2012 at 18:49, petronius arbiter dice:

316.250 dollari...ma non è il record per un Buffalo nickel

....perchè questo spetta a una variante dell'altro tipo, il 1918/7-D ;)

Si è trattato, in questo caso, di un conio scolpito come 1917 e successivamente reimpresso con la data del 1918. L'errore è avvenuto, sembra sul finire del 1917, nella Zecca di Philadelphia, ma il conio sbagliato, insieme ad altri, era destinato alla Zecca di Denver, e qui sono state coniate le monete.

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Anche in questo caso non ci si accorse subito dell'errore, e così si stima che circa 100.000 monete siano entrate in circolazione e ci siano tranquillamente rimaste fino al 1930, anno in cui si sarebbe verificata la prima scoperta dell'errore. Ma perchè la notizia si diffondesse si dovette attendere il 1946, quando questa variante, insieme ad altre, venne descritta nella prima edizione del Red Book, che la quotò 150 dollari in UNC.

E' da notare come questo errore, così come altri molto popolari quali il quarter dollar 1918/7-S o i dimes 1942/1 e 1942/1-D, si sia verificato in tempo di guerra. Ciò sarebbe dovuto principalmente a due fattori.

In quegli anni c'è stata una richiesta di monete spicciole ben superiore alla norma (in particolare, durante la prima guerra mondiale per monete da 1 e 5 cents) e questo avrebbe fatto sì che si guardasse più alla velocità di produzione che alla qualità, anche perchè, ed è il secondo fattore, molti impiegati e operai della Zecca vennero richiamati sotto le armi, e sostituiti con personale inesperto e non all'altezza; in particolare, pare che il nickel 1918/7 sia sopravvissuto a ben tre ispezioni :rolleyes:

Le monete sopravissute oggi, invece, non sono molte, anche se, essendo l'errore molto difficile da scoprire in monete in bassa conservazione, leggenda vuole che, fino a qualche anno fa, ne siano state trovate nelle ciotole di cianfrusaglie dei mercatini.

In stato di Zecca (Mint state) si stima non siano più di un centinaio, di cui 7 classificate MS-65.

Una di esse (non sono sicuro sia quella in foto) è stata aggiudicata in asta Stack's-Bowers dell'agosto 2006 per 350.750 dollari, realizzo record per un Buffalo nickel :)

petronius oo)

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La verità su chi sia stato il terzo modello per la moneta, probabilmente si trova in una citazione del libro di Dean Krakel End of a trail: Odyssey of a statue, del 1973.

Attraverso memorie inedite di James Fraser, interviste con Laura Gardin Fraser, e innumerevoli altre fonti, Krakel documenta accuratamente la carriera artistica dei coniugi Fraser, nel mentre racconta i propri sforzi, in qualità di Direttore del National Cowboy & Western Heritage Museum di Oklahoma City, per restaurare e trasferire nel Museo il calco in gesso originale della statua, creato da Fraser per la Panama Pacific International Exposition di San Francisco del 1915.

Sforzi che, come si può vedere dalla foto allegata, hanno ottenuto un ottimo risultato :D

Krakel cita Fraser:

"Nella progettazione il mio obiettivo era quello di ottenere una moneta che fosse davvero l'America, che non potesse essere confusa con le monete di nessun altro paese. Ho fatto in modo, quindi, di non utilizzare nessuno degli attributi che altre nazioni avevano utilizzato in passato. E nella mia ricerca di simboli, non ho trovato niente, entro i confini degli Stati Uniti, così caratteristico come il bufalo americano, o bisonte. Le grandi mandrie di bufali che vagavano per le pianure, hanno svolto un ruolo importante nell'epica della conquista del West.

Con la testa di indiano al dritto, abbiamo una perfetta unità di temi. E' pertinente il significato storico, ed è in linea con le migliori tradizioni del design delle monete in cui lo scopo era quello di commemorare una nazione o un popolo."

petronius :)

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Krakel aggiunge che il Dipartimento del Tesoro ricevette centinaia di lettere in cui si chiedeva l'identità del modello indiano per la moneta.

Fraser, dice Krakel, ha scritto:

"In effetti, il profilo è una composizione di tre indiani delle pianure, un Sioux, un Kiowa, e un Cheyenne. I tre indiani erano Iron Tail, un Sioux, Big Tree, un Kiowa, e Two Moons, un Cheyenne.

Gli indiani erano venuti a visitare il presidente Roosevelt e avevano fatto tappa a New York. Durante questo periodo, sono stato in grado di studiarli e fotografarli. I tre combinavano le caratteristiche dei duri, virili indiani delle Grandi Pianure."

Purtroppo Krakel non ha capito il senso di questa citazione, ha fatto confusione con altre che riguardavano il bisonte, e alla fine non è giunto alla conclusione che trapela da queste righe, e cioè che l'indiano di nome Big Tree non era un Seneca ma un Kiowa, nato come Adoeette, ma il cui nome anglicizzato era lo stesso del Chief John Big Tree di cui anche noi abbiamo parlato finora e che tutti consideravano il terzo modello.

petronius oo)

6000 Messaggi!!! :yahoo::yahoo::yahoo:

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A quanto pare i 6000 messaggi non mi hanno portato bene :P

Mi si è guastato il PC e devo farlo riparare, non so quanto tempo ci vorrà, sto scrivendo da una postazione di fortuna ma non posso andare avanti con la discussione per la mancanza dei materiali (testi, foto) che avevo preparato...portate pazienza :rolleyes:

petronius :)

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La pausa è stata più lunga del previsto, ma alla fine ho riavuto il mio PC :D e posso riprendere la discussione.

Il 24/1/2012 at 19:43, petronius arbiter dice:

...l'indiano di nome Big Tree non era un Seneca ma un Kiowa, nato come Adoeette

E' dunque possibile che Adoeette sia stato il terzo modello? Di certo non è irragionevole, Adoeette, come vedremo, era un capo Kiowa ben conosciuto, e probabilmente ha visitato l'Est, come molti della sua tribù.

Questa visita deve aver avuto luogo tra il 1901 e il 1909, quando Roosevelt era Presidente. Fraser aveva scritto che gli Indiani presi a modello erano andati a incontrare Roosevelt, e Roosevelt condivideva con Fraser il comune interesse per il West, è dunque plausibile che sia stato egli stesso a indirizzarli dallo scultore.

Two Moons era noto per essersi recato spesso a Washington e New York, e Iron Tail ha lavorato negli spettacoli di Wild West Show, girando tutta l'America e recandosi a più riprese anche negli stati dell'Est.

Dei viaggi di Adoeette, però, non abbiamo notizie certe, siamo, ancora una volta, nel campo delle ipotesi.

Certo, se egli fosse il terzo modello, questo potrebbe spiegare la confusione che ha afflitto molti scrittori numismatici tra gli anni '70 e i primi '80 del secolo scorso. Non è insolito trovare un articolo su John Big Tree accoppiato a una foto di Adoeette (come quella allegata), o veder identificato John Big Tree come un Kiowa e non un Seneca.

Però i dubbi non mancano.

Come mai Fraser, finchè era in vita, ha sempre detto di non ricordare chi fosse il terzo modello, e poi, invece, vien fuori che lo aveva scritto nei suoi diari? Si era dimenticato anche quelli?

Come mai Adoeette, a differenza degli altri modelli, veri o presunti, non si è mai vantato di essere stato ritratto sulla moneta? Forse lo ignorava? Forse, al contrario di Two Guns, che avendo posato per numerosi artisti si era convinto erroneamente di averlo fatto anche per Fraser, non si era mai reso conto che tra gli artisti per cui aveva posato lui c'era anche il creatore della moneta?

Domande senza risposta.

Personalmente, dopo aver studiato e scritto la storia dei tre Capi Indiani, Two Guns, John Big Tree e Adoeette, ritengo quest'ultimo il più probabile, sia per gli indizi raccolti su di lui, sia, soprattutto, perchè mi sembra ragionevolmente provato che non possono essere stati gli altri due.

Certo, saltasse fuori prima o poi un quarto aspirante modello, non ne sarei troppo sorpreso :rolleyes:

petronius :)

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Il 2/2/2012 at 19:11, petronius arbiter dice:

Adoeette....era un capo Kiowa ben conosciuto

La sua fama non era dovuta, come per il suo omonimo Seneca, alla carriera cinematografica, ma alla vita reale...Adoeette era un vero guerriero indiano :D

Nel maggio 1871, partecipò come capo di guerra agli ordini di Satanta (noto anche come White Bear) al raid conosciuto come il Massacro di Salt Creek. Circa 300 indiani attaccarono una carovana di rifornimenti per l'esercito diretta a Fort Richardson, Texas. Gli indiani si impadronirono dei rifornimenti, uccidendo 7 uomini di scorta ai carri, mentre altri 5 riuscirono a fuggire.

Tornati alla loro riserva di Fort Sill, Oklahoma, si vantavano di quanto avevano fatto, e il risultato fu che Adoeette, insieme a Satanta e a un altro capo di guerra, Satank, furono catturati e spediti in Texas per il processo. Durante il viaggio, Satank tentò la fuga e venne ucciso, mentre Adoeette e Satanta furono processati e condannati a morte per impiccagione.

Dopo la sentenza, le sorti di Adoeette e Satanta vennero prese a cuore da vari gruppi umanitari dell'Est, che cercarono di ritardare la loro esecuzione, suggerendo anche di modificare la condanna a morte in una ai lavori forzati a vita.

Alla fine, sotto la pressione dell'opinione pubblica, e anche del Bureau of Native American Affairs, il quale sosteneva che l'azione degli indiani era stato un atto di guerra, nel 1873 i due furono rilasciati sulla parola, e rispediti alla riserva di Fort Sill, da dove fuggirono l'anno seguente per unirsi al capo Comanche Quanah Parker. Nuovamente arrestati, Adoeette fu rinchiuso per un breve periodo nella prigione di Fort Sill, mentre Satanta fu imprigionato a Huntsville, dove si suicidò :mellow:

Rilasciato definitivamente nel 1875, Adoeette sposò una donna Kiowa e si convertì al cristianesimo, diventando infine diacono per la chiesa battista della Missione Indiana di Rainy Mountain, incarico che ricoprì per oltre 30 anni, durante i quali fu scattata la foto allegata.

Negli ultimi anni tornò a Fort Sill, dove morì il 13 Novembre 1929, all'età di 82 anni.

Un suo biografo scrisse che in vecchiaia era diventato un modello di pacifica serenità...è probabile che sia diventato un modello anche per una famosa moneta degli Stati Uniti, in precedenza erroneamente attribuita a un Indiano con lo stesso nome :rolleyes:

petronius oo)

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"I tre poveri negretti

allo zoo vollero andar:

uno l'orso ne abbrancò,

e due soli ne restar."

I due che restano non sono, come si potrebbe pensare, Iron Tail e Two Moons, quelli erano stati fatti fuori fin dall'inizio :P

E non sono nemmeno indiani...sono bufali :rolleyes:

Se infatti l'attribuzione del dritto è controversa, quella del rovescio non è da meno.

Per anni si era sostenuto che Fraser si fosse ispirato per il rovescio a Black Diamond, il più grosso e famoso bisonte in cattività, nello zoo di New York....già, ma quale zoo? A New York ce n'è più d'uno.

Si incominciò a fare confusione su quale fosse lo zoo che ospitava Black Diamond, poi si disse che Fraser, dopo averlo visto lo ritenne non adatto e scelse un altro bufalo, senza nome, infine furono proprio i numismatici a dare un nome di fantasia a questo presunto secondo animale.

Se vi state chiedendo come sia stata possibile tutta questa confusione su questa moneta, tenete presente che i collezionisti americani, dopo 100 anni non si sono ancora messi d'accordo su come chiamarla, figuriamoci se potevano accordarsi sul resto :lol:

C'è chi la chiama Indian Head Nickel, e chi preferisce identificarla come Buffalo Nickel: quest'ultima è la versione più diffusa, ed è stata usata prevalentemente anche qui. Peccato che l'unica cosa su cui tutti sono d'accordo metta in discussione questo nome :rolleyes:

L'unica cosa su cui tutti sono d'accordo è che l'animale al rovescio non è un bufalo, ma deve essere più correttamente identificato come un Bison, il bisonte americano...ma quello sulla moneta continua a essere chiamato Buffalo :lol:

petronius oo)

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Il 4/2/2012 at 18:42, petronius arbiter dice:

Per anni si era sostenuto che Fraser si fosse ispirato per il rovescio a Black Diamond

Ma chi era Black Diamond? Beh, dipende da quale racconto leggete su di lui :D

Secondo alcuni era il più bell'esemplare di bisonte in cattività. Secondo altri, soltanto un animale rognoso, dalla testa cadente, che ha fatto l'unica fine possibile...trasformato in bistecche :blink:

E sempre a seconda dei cronisti che leggerete, lo troverete ospitato al Central Park Corral, o al Bronx Zoological Park, oppure al New York Central Zoo, ma anche al Central Park Corral del Bronx Park Zoo...che confusione :wacko:

Naturalmente, come già per gli Indiani, Fraser non è di alcun aiuto per districare la matassa :rolleyes:

Egli ha scritto:

"Non era un bufalo delle pianure, ma niente altro che Black Diamond, il più ostinato animale del Bronx Park. Rimasi ore a guardarlo per catturare la sua forma e il suo umore in un blocco d'argilla. Black Diamond non era affatto consapevole dell'onore che gli veniva conferito, ma piuttosto alquanto infastidito dal mio sguardo insistente su di lui. Ha rifiutato caparbiamente di girarsi per consentirmi di avere una sua bella vista laterale, e mi ha mostrato il suo muso difronte per la maggior parte del tempo."

Il riferimento di Fraser al Bronx Park Zoo avrebbe causato confusione per molto tempo a venire. Aggiungete a ciò un articolo del New York Herald del 27 Gennaio 1913, nel quale si affermava con convinzione che l'animale era un tipico esemplare che pascolava nel New York Zoological Park (comunemente noto come Bronx Park).

Tuttavia, secondo la storia tradizionale, Black Diamond era nato nel Central Park Zoo, non nel Bronx Zoo, nel 1893, componente di una piccola mandria di bisonti di proprietà di Barnum & Bailey, ed era vissuto lì fino alla morte, nel 1915. Una versione leggermente differente, afferma che fosse invece un animale del circo Barnum & Bailey, "pensionato" al Central Park Zoo.

petronius :)

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Anche il numero di Dicembre 1915 di The Numismatist pone Black Diamond a Central Park. Dando notizia della morte del bisonte, il giornale scrive:

"Black Diamond, il vecchio bufalo il cui ritratto è stampato sul nostro $10 'tender note' ed è inciso sull'ultima emissione della moneta da cinque cents, è morto a New York, il 17 Novembre. Aveva circa 20 anni, ed era il più grande bisonte in cattività. E' stato rinchiuso nel Central Park Corral per molti anni.

La pelle di Black Diamond sarà usata per il rivestimento interno di un'automobile. Il bisonte pesava circa 1.550 libbre, e ne sono state ricavate circa 750 libbre di carne. I denti erano in un rimarchevole stato di conservazione. La testa, che sarà impagliata, è stata venduta per un importo considerevole.

Il bisonte è stato soppresso per via dell'età avanzata. Era già stato venduto la scorsa estate in un'asta di bestiame, ed era stato lasciato nel parco a disposizione dell'acquirente, in attesa di essere macellato."

Il prezzo pagato, secondo alcuni, sarebbe stato di 700 dollari, la testa, come detto, venne impagliata (sarà ancora in circolazione nel 1985, mostrata alla convention della American Numismatic Association a Baltimora), mentre la carne venne venduta come Black Diamond Steaks a 2 dollari la libbra.

petronius :)

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Il 5/2/2012 at 18:15, petronius arbiter dice:

Black Diamond, il vecchio bufalo il cui ritratto è stampato sul nostro $10 'tender note'

Purtroppo per lui (non che gliene importasse qualcosa :lol:) qualche anno dopo si scoprì che Black Diamond non era stato ritratto nemmeno sulla famosa banconota da 10 dollari Legal Tender del 1901, conosciuta come Bison Note.

Il bisonte in questione si chiamava Pablo :rolleyes: ed era stato disegnato da Charles Knight allo zoo di Washington, ed inciso sulla banconota da M.S. Baldwin. Ad essere ancora più precisi, era ufficialmente noto come National Zoological Park Bison No. 2926, ed era stato acquistato nel 1897 per 500 dollari da Michael Pablo, un rancher del Montana. Morì nell'ottobre del 1914.

La banconota, una delle più belle tra le americane, la potete vedere in allegato. I personaggi ritratti negli ovali sono Meriwether Lewis e William Clark, che dal 1804 al 1806 guidarono la prima spedizione statunitense che raggiunse la costa del Pacifico via terra.

Un'epopea, la loro, raccontata in molti romanzi e film, e di cui fa parte anche l'indiana Sacagawea, oggi ritratta sulla moneta da 1 dollaro :)

petronius oo)

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Il 5/2/2012 at 18:43, petronius arbiter dice:

Il bisonte in questione si chiamava Pablo :rolleyes: ed era stato disegnato da Charles Knight allo zoo di Washington

Lo stesso disegno sarà poi utilizzato per un francobollo da 30 cents del 1923.

petronius oo)

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Il 4/2/2012 at 19:35, petronius arbiter dice:

Il riferimento di Fraser al Bronx Park Zoo avrebbe causato confusione per molto tempo a venire. Aggiungete a ciò un articolo del New York Herald del 27 Gennaio 1913, nel quale si affermava con convinzione che l'animale era un tipico esemplare che pascolava nel New York Zoological Park (comunemente noto come Bronx Park).

Tuttavia, secondo la storia tradizionale, Black Diamond era nato nel Central Park Zoo, non nel Bronx Zoo

Tanto l'artista che l'Herald, potrebbero erroneamente aver mescolato le carte tra il Bronx Zoo, un vero e proprio zoo, e il Central Park Menagerie (o Corral), una piccola esposizione di animali, ma ancora negli anni '70, quando William Bridges scrisse Gathering of animals: an unconventional history of the New York Zoological Society, libro in cui, forse, c'è la chiave del mistero, il Bronx Zoo riceveva richieste d'informazioni su Black Diamond, ma non si riusciva a trovare alcuna traccia che lo zoo avesse mai posseduto un animale con quel nome.

La confusione, dice Bridges, potrebbe risalire al tempo di William T. Hornaday (foto), primo direttore, dal lontano 1896 e fino al 1926, del New York Zoological Park (o Bronx Park). Nello zoo, Hornaday aveva alle sue "dipendenze" una mandria di bisonti, che pascolava liberamente su un'area di circa 20 ettari.

Secondo la documentazione di Bridges, a una richiesta, poco dopo la morte di Black Diamond, su come il bisonte avesse avuto il suo nome, Hornaday rispose che il bisonte conosciuto come Black Diamond era un animale del Central Park, che non aveva nulla a che fare con il Bronx Zoo, e aggiunse che era possibile che il nome gli fosse stato dato da Billy Snyder, capo-custode dello zoo di Central Park.

Inoltre, si chiedeva Hornaday:

"Se Black Diamond era così bello come ci si vuol far credere, allora non riesco a capire perchè sia stato venduto a un macellaio, a un prezzo stracciato."

petronius :)

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Prima di diventare direttore del Bronx Park, Hornaday era già famoso come tassidermista, fondatore della National Society of American Taxidermists nel 1880, e tassidermista capo dello Smithsonian dal 1882.

In tale veste aveva imbalsamato anche alcuni bisonti, e per questo sosteneva che Black Diamond non era stato il modello nemmeno per la banconota da 10 dollari. Aveva ragione, come oggi sappiamo, ma le sue conclusioni in merito erano errate, e da quell'errore potrebbe esserne nato un altro, riguardo alla moneta da 5 cents :rolleyes:

Hornaday sosteneva che il bisonte della banconota da 10 dollari fosse uno di quelli da lui imbalsamati per un'esposizione allo Smithsonian di Washington nel 1887: a un certo punto le vetrine furono rimosse, per permettere che i bisonti fossero fotografati e quelle foto, secondo Hornaday, sarebbero servite da modello per il biglietto da 10 dollari.

Da qui a sostenere che i bisonti imbalsamati di Hornaday (uno in particolare, quello a destra nella foto) fossero serviti da modello anche per il nickel, il passo è stato breve, e questo troverete scritto in più di un sito, se fate una ricerca a nome di Hornaday ;)

Ma Hornaday non ha mai detto questo, e nel sito del Museum of the Northern Great Plains di Fort Benton, Montana, dove il gruppo di sei animali imbalsamati è oggi conservato, si dice solamente che molti ritratti su "monete, cartamoneta, francobolli e altro, somigliano al grande bisonte della Collezione Hornaday" ma non che esattamente quel bisonte sia servito da modello.

Del resto, anche Fraser non ha mai detto di aver ritratto un bisonte imbalsamato, ma uno ben vivo :D resta solo da stabilire se quel bisonte fosse Black Diamond o un altro.

petronius oo)

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Il 7/2/2012 at 18:24, petronius arbiter dice:

William Bridges scrisse Gathering of animals: an unconventional history of the New York Zoological Society, libro in cui, forse, c'è la chiave del mistero...La confusione, dice Bridges, potrebbe risalire al tempo di William T. Hornaday

Bridges continua segnalando altre occasioni in cui Hornaday ha decisamente negato che l'animale fosse mai stato ospite del Bronx Zoo, che poco o nulla aggiungono a quanto già si è ampiamente detto, e cioè che il bisonte conosciuto con il nome di Black Diamond, con ogni probabilità, non ha fatto da modello per il nickel.

A Hornaday, tra l'altro, la moneta non piaceva, considerava il ritratto del bisonte "un triste fallimento scambiato per un'opera d'arte", per via di quella testa china e di quell'aria rassegnata "come se avesse perso ogni speranza nel mondo."

Alla fine, tirando le fila delle sue ricerche, Bridges suggerisce una soluzione forse un pò troppo semplicistica, ma in linea con il carattere svagato di Fraser che, come abbiamo visto anche per gli indiani, tendeva a dimenticare le cose e a far confusione coi nomi.

L'ipotesi di Bridges è che Fraser potrebbe aver visto Black Diamond al Central Park Menagerie, ma che, trovandolo inadatto, avrebbe poi optato per un animale più bello del Bronx Zoo, dove oltretutto poteva scegliere tra più di un esemplare, avendo Hornaday popolato lo zoo di una piccola mandria. Però il nome di Balck Diamond, così evocativo, gli sarebbe rimasto in testa, tanto da riferirsi a lui nel raccontare la genesi della moneta.

"I due poveri negretti

stanno al sole per un po':

un si fuse come cera

e uno solo ne restò."

petronius oo)

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La storia si potrebbe anche chiudere qui, e l'animale rimanere sconosciuto, ma a Bridges era sfuggito un passaggio, forse non lo conosceva (in fondo non era un vero e proprio esperto numismatico) o forse non gli ha dato peso.

Il 4/2/2012 at 18:42, petronius arbiter dice:

...furono proprio i numismatici a dare un nome di fantasia a questo presunto secondo animale.

Circa 10 anni dopo l'annuncio della morte di Black Diamond, uno strano articolo pubblicato sul numero di Agosto 1926 della rivista The Numismatist, sosteneva che un altro animale, ironicamente chiamato Bronx, era servito da modello.

Notizia vera...o bufala? :rolleyes:

"Bronx, il bufalo il cui ritratto adorna il Buffalo Nickel, non è più il re della mandria del Bronx Zoological Park, dice una notizia di stampa. I suoi 35 anni di regno sono finiti recentemente quando Cheyenne, un bisonte più giovane, ha messo in discussione la sua leadership e, dopo un terrificante combattimento, lo ha incornato sul fianco destro, e ha spezzato uno dei suoi corni. Dopo che i custodi hanno separato gli animali, il monarca deposto è stato esiliato in un recinto separato, e Cheyenne lasciato alla guida della mandria."

petronius oo)

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"Solo, il povero negretto

in un bosco se ne andò:

ad un pino s'impiccò,

e nessuno ne restò."

E davvero non resta nulla da aggiungere sulla misteriosa identità dei nostri cinque piccoli indiani.

Ma qualcos'altro da dire, prima di chiudere la discussione, c'è ancora....non andate via ;)

petronius :)

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In una discussione di poco precedente a questa, si era fatto cenno agli Hobo Nickels, e qualcuno aveva suggerito un approfondimento dell'argomento. Argomento vasto e complesso, che porterebbe irrimediabilmente OT questo topic, e al quale magari in futuro si potrà dedicare una discussione apposita...ma intanto due parole vale la pena di dirle ;)

L'idea di alterare le caratteristiche delle monete, modificandone il valore per truffare gli ingenui, o le raffigurazioni, a volte con fine satirico, è vecchia quasi quanto le monete stesse. Ma nell'America della Grande Depressione, diventa una vera e propria forma di arte popolare, spesso a scopi estremamente pratici, come guadagnarsi un piatto di minestra o un posto caldo per dormire.

La figura dell'hobo, il vagabondo, nasce negli Stati Uniti alla fine dell'800, coinvolgendo soprattutto disoccupati ed orfani che viaggiano per il paese svolgendo lavori stagionali ed imbarcandosi clandestinamente sui treni merci alla ricerca di avventura. Con la crisi del 1929, milioni di persone si trovano da un giorno all'altro senza alcuna fonte di reddito, e migliaia di essi decidono di tentare la sorte, in giro per gli Stati Uniti in cerca di un futuro migliore.

Tra i modi usati per guadagnare qualche spicciolo, diventa così molto popolare il carving, ovvero l'intaglio delle monete, modificandone il soggetto. E la moneta da 5 cents Buffalo si presta magnificamente alla bisogna, sia per la durezza del metallo, che per la caratteristica delle sue raffigurazioni: a differenza di monete precedenti, la testa dell'indiano è molto grande, occupando quasi per intero il campo della moneta, e offre molte più possibilità di modifiche, rispetto alle piccole teste femminili o alla testa di Lincoln sulla moneta da 1 cent. Ugualmente, il bisonte può facilmente essere trasformato in un altro animale, o in un uomo che porta un sacco o uno zaino sulle spalle.

petronius :)

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In una comunità di sbandati in genere anonimi, due intagliatori sono saliti alla ribalta come veri e propri artisti degli Hobo Nickels.

Il primo è Bertram "Bert" Weigand, nato nel 1880 e attivo come intagliatore dal 1913 al 1949. Usava firmare le sue monete eliminando LI e Y dalla scritta LIBERTY, rimanendo così solo BERT, la sua firma...una sua creazione potete vederla nella foto allegata.

L'altro, probabilmente il migliore, era un suo allievo: George Washinghton "Bo" Hughes, nato tra il 1895 e il 1900 a Theo, Mississippi. Bert lo incontrò che era ancora un ragazzo in un jungle, un accampamento hobo, lungo la linea ferroviaria Gulf, Mobile and Ohio. Il primo nickel di Bo apparve nel 1915, e l'uomo continuò a lavorare come incisore fino a circa il 1980, quando fu visto per l'ultima volta da un suo amico in un accampamento della Florida.

L'arte degli Hobo Nickels continua ancora oggi, anche se a produrli non sono più vagabondi che lo fanno per necessità, ma veri e propri artisti di professione, che creano ogni sorta di raffigurazione moderna, personaggi dei cartoni animati, streghe, teschi, animali di ogni genere.

petronius :)

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